Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 233

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A*T O P I C A DJ-Mv '■
tufferò- la f inva di argornentarm-per
' éricbmUàtnHilvypùtYcbhmo mautenerfi necefictrix
m entin e ifirn naturai
ord/ne *•
Et anco uofierlo,
cvmè-fife?ombra della terra i k noi uolta r è not-.
t i
'
fertontraritn
\
f
e
notte
è y .
l'ombra della
terra
è
rimira- <i>neù^fEt
f i
nato
è.
r finte caldo e
g ititi
fifè finte v d ld o y greto-c nato :
B
cucire
tn alcuno mn fi wwiertkebhe
w
Come, fe nato e,
ha pre o il corpo .
o’MAsa proso
ha il corpo
,
nonf i
potrebbe argomentando
.
dire che, di molto prima
f i prende il corpo
>doso
wdto-.che
s i
riafce. El ianto
d e g li antecedenti y configgenti detto fia .
. -.
«
Gli aggiunti cofi detii'dii Cicerone.^ perche f i
aggiungono'aktt né qunlitk- aue-.cofi
#
ym n come
ueceffàriamentc \ ojcm prc,amm onti ,\m#,fpef]e
■'mite . Nonfono adunanegli agglitnti da.alcuna
,
iteceftita governati<, ma da riguardo dittino di
tre capi t il perchefi come il tempo è tripartito ,
*"
cofi g li aggiunti tripdrtiùfiomHmperoche
.
p.one­
ro poffòno preceder per temp&ad akun<txof#%rco-
w
me l’amore à g li abbracciamenti.y onero, poffom
effer con effh coffa ad tm tempo
, •
come lo Strepito
de'piedi col caminare, onerpoffom figuire^om c
la pallidezza ad aicm o errar commeffo yN èycn-
7
fa ragione hahbiamo prefi h dire
r
che po/fono
preceder Ache po/fon effer con la coffa^
coso-
che ' la
poffonofig u ire , non che precedano , non che fia -
'vto con offa coffa; non che non la fognano
.,
perche
' m n fino neceffitnj come g ii antecedenti y confir-
guenti
* Mae
fono ben pofsibili che fioeffe, itoIte
4
anuengono perche JeiiXa h'iuer amato f i pnòab
-
Uro.citare y y colui che non ha, abbracciato p m
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