Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 241

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L A T O P I C A D I M.
%
defuierio
,
che con virtù di ingegno ci habbiamo
peramniura dati ad aprire.
N e
ben fo quanto
ciu fio atte beate anime di quegli antichi
,
fe di U
fu ci veggono
,
che noifiamo siati t o fffdifar u t
dere lifanti lor fecreti , che prima netta più ripo
--
Jìaparte di quefìt luoghi fi Piavano rinchiufi
.
\
s
Dalla qu alita del corpofi tirano molte mantfe
Jìe figure , quatte quella di V irgilio
.
Virginei uolucrum uultvs ,faedif i ima uentris
P
roiuutesy uncaf manus,
sa
pallida femper
Ora fam e.
Hi
quella.
Squallentem barbam
, s a
concretos fangvine
crines
.
Cofi dalla qualità
,
benché rade udite aviene
,
(I
h
non fi mefcoU con la qualità.Si come appreffo
V irg ilio
.
M
onfirurti horrendum
,
informe
,
ingens
,
cui
lumen ademptum
. '
T
runea mantiptnus
regtV;sa
ùefiigta firm a t
,
Et
infieme ut e il luogo de' confegucnti
,
hel
qual è tutta fondata la grandeZ^a
sa
Vamplifica­
tione del Ciclopo . ìmperoche s'egli haueva un
pino per hafione
,
confegue di necefiita che foffe
grande, tale
è
quel luogo . lacuitj; pef antrum
immenfum
. v
\
D a g li apparenti f i muovono molte volte lef i­
gure
, s a
fono ta li
,
che quando ancora gli appa­
r a v i f offero altrimenti quanto in f e , nondimeno
,
perche cofi alla nofr a utfìa appaiono
;
molto vo­
gliono nel dipinger dette cofe
.
Q ual è quella
del
Pef.
Ss ratto ufeiva il Sol cinto di raggi
1...,231,232,233,234,235,236,237,238,239,240 242,243,244,245,246,247,248,249,250,251,...516
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