Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 230

G I V L I O C A M I L L O , roso
ucn\a configuenie
,
non perche U ragion del tn n
pò ciò dimandi y ma la forma deli'argomentar*
per quella particola condii tonale, che fe lordine f i
m lgejft n^nc (irebbe la necefiita ,
soso
infteme il
poter argomentar per condittonale
.
Il perche
negli argomenti non f i feruti ?ordine fim pre n i
della natura
,
m del tempo, fi che le cofi: chefon*
prime , fumo nel primo luogo
,
coso
le foglienti do­
poi
,
an\i le turbano j beffo
. •
Ma poi che qui/li
luoghi hanno acqmfiate ti nome di antecenemi
coso
configuenti nonfilam ento Per riguardo dilla f i r ­
ma del?argomentare
,
m a ancora per ri*i*anlv
della natura delle coffe
,
che nella firm a dell*argo­
mentare entrano y noi lafediremo alla fiie id fi
?argomentare cefifatto nome y aflhor che riguar­
da la form a d eliargomentare. Et pigliar emoJo-
piam ente quello, inquanto riguarda la natura del­
ie cofi
,
che neramente procedono y figuoito
.
Saranno adunque per cagion tutte quclu nature
*che immediatamente producono alcuniej]
; coso
per cf]etti le cofi immediatamente prodotte y
0
*
tutte l'altre che in altro modo procedono per
-
recedenti
y
(oso
che figuono per configuenti
»
Et
a cricche meglio dimenda aeriamo a g li efJempU
Proponiamoci di figurar quefio- concettofiorfi not­
te
,
dico che, f i uogliatnofig ura r dal Luogo della
cagione efficiente
,
potremo dire
,
l'ombra della
terra far negro il nofiro Cielo . Retici)efio. mifio.
con i'ejfeito
. M
a fe più» ri piacerli de gli. antece­
denti, pendendo che alici venuta, della notte proce­
de y che la regio# "mentale,per effere più lontane?
dal Sole, carnuta#, ilfixiorarfi ^potremo cofi ffi-i**
C
-r \
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