Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 220

•y m C I V L I O
r.
A‘M I L L O ,
ieriaie fuori
di
noi
;
perche altrimenti non nmtif
rcbbono fin fibili
, si
come il
T
eatro
,
ifoual ha la­
niatcrìa. nelle pietre
.
'Ma di quelle
, che
fo r
l'operatici!?, mancane di effer fin fib ili
,
alarne
hanno la cagion materiale ir» noi
, come
il parlare
o'I cantare, benché di fuori, prirv amento la n -
ceua
.
Imperoche fe bene il fa to
,
che material
cagion
e
del parlarefin tiam o in n o i, pur dal­
l'acreghe di fuori e, lo riceviamo. 'Aleum l'han­
nofimpre di fu o ri
.
Come il caminare
.
Impèro
-
che la via
, o
altra cofa ,fopra laqual fi camina, t
del tutto fuori di n o i
.
Alcune la pcjj'ono hauer
dentro
,toso di fuori
di noi, come il
«edere,
il tocca­
re
.
Verehe
coso
altrui
roso
noi medefimi pofìiamo
?
y u e d e r e ,y toccare. Si potrebbe amo nelle ope­
rativi! che refianodopo il fatte , trottar d i quelle
che haurebbono accompagnate materie , cioè non ]
folamcnte quella , di che alcuna cofk.fi: f a ymd
quella yfibra etti fi f a , come lo fcrìuere
.
\mpe*
Troche quella operation dello feritiere lafeia il
/un
effetto ndT inchiofìro , come in matèria di .che fu
f it to
,
coso
lo lafcia nella carta, come in materi
fipra cui fu fìnto
. Facendo
adunque hifógno a l­
la inuenticn delle figu re
, che
daff-i cagion mate
naie tirar vogliamo , cenofa r prima la detta ca­
gione , io direi per regola generale, che di tutte
le operationi de' [enfi,fiano material cagioni quel
H, che altrimenti
si
chiamano obietti de' fin fi
;
perche d'intorno li quelli
,
come d'intorno a mate­
ria verfimo l'operaiioni de* Jenfit
,
Varimente .di •
tutte quelle óperationi che dopo il fatto non ref a - ,
no j direi ejfcr cagion materia lei quel corpo
,
f i -
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