Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 218

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G I V L ! O C A M I L L O.
4C
Tfa/J filo luogo della cagio* materride
,
per fi*
g u ir il luogo degli aggiunti figgenti, l'uno d k m
d o
. Et
i vaghi figirti in un fojjnro accoglie,Cm
le fue man#
, e
poi in ucce g h [doglie
,
Chiara
[cane, angelica
,
0 diurna .
L
'altro
.
Buccine?
qux medii? ('incipit ubi aera ponto ,
L
rttora ucce
repici
. Ne
può effer luogo dà confegnenù , r-tè
de g li a g g iu n ti
,
perche non fegue di necefìità ,
che da poi il concetto , ò fiato
,
u aere , la voce , e
il fitono
fi
fin ta .che dapoi cofi fatta
f
per d ir e fi)
comettione , l'hmm o f i potrebbe formare
.
Per
laqual cefi tl Petrarca con ale un. studio ui inter-
pofie quelle particole ( 0 poi ) dim ofiranti l’ordi­
ne ynon la nccefiitd.
Et
Q uidio quella particola,
u b i, di medfirn a importatifa.*. Pofi'iamo adun­
que per g li effempi dati dweeofoucc
Putta
che talbera lefigure mentre una fila c impotente Y
fi geminano a u f i ire un fiolo concetto, che à io*
etitivn d'altra maniera non è conofio , Et in
esse-
r ro perla, fina tirata della.cagicn materiale
,
no#
'era del tutto meffo davanti li concetto del cantar
e/
e del fonare
,
ma acce-mpagnata.quella degli ag­
g iu n ti fig g e n ti
,
ci fa veder il jofipiro ,cf?e prece
'
de tl canto , che fogne fi come prefinti [ fim o
,,
V altra è,che ornatifotme fin o
quelle
fig u re
,
che
da due ò da più mefcoletti luoghi infum e rutficnv,
nè p e rii due mefocolaii luoghi di fipra interni#
quello della cagion materiale
,
0 quello degli a g ­
g iu n ti, che nei uno non fino me/colati,a/fld
si--
n ifi.
Et
come ho detto , la divi/ione è chiara n d
[ effempio del Petrarca m quelleparticole}
0
poi
0 nell'e/fornpi9 di
Osi ^
in quella
sisse m fessesi
1...,208,209,210,211,212,213,214,215,216,217 219,220,221,222,223,224,225,226,227,228,...516
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