Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 209

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L A T O P I C A D I
M.
ho foffe ta ley che per levarlo via y non fi leuajje
membro
di lei,
quale e ni emetta locutione del
Pe­
tri r.
ujc/r del terreno carcere yche quefio con­
giunto tutto uefie quefio
concetto,
morir, 0 den­
tro.» i e una perifrafi dell'httrnano corpo
. Ne
pe­
to fa locutione figurata yma trafiata y per quel
uerbo tifar
,
che conviene al carcere t al qual da
Vintone e afjomigliato Vhutfntm c. rpo
. !/
luogo
Juo e da inanimato ad animato
. Ma
quella ch'ai
none fece. Inficiar rotta 0 fpa/fà quefia frale,0
graut , 0 mortai gonna . ebeti locutioi figura­
ta . dentro d: cui c medefiinamente nryi perifiafi
dell'bumano corpo
Et
è tratta dal luogo deli'ef­
fetto
. H'
differentia ancora fra la pertfrafì y 0
la defcrittione. Che la perifiafi nonfolamtute ri-
mouc da fe il circofcritto y ilqnal farebbe manife
Jhfitrtto
;
ma
r
quello da alcuno detti fa dati Ino- r
gin circojcruue. [it cofi lo vuole dar ad intendere:
Ma
la deferattoriefi ritiene tl defcritlo
.. Et
quel­
lo fi come non iutefa dichiara t aprendo alcune*
proprtetadk della natura
. I
mperoche, fi? offe al­
cuno, che non. fapeffe, che cofinfoffe [Aquila , 0
d i toglie la uolefii dare ad intendere/Aquila e f
fer uriuccello d’ocdito pofjente a riguardar li rag
del Sole
, 0
unghie rapacifam e , di cotanta
grande
7
g it
y0
di taf cofiurne
*.
In quefia dichia
rottone non è rimefio il defcritlo,atifo necefiati d-
mente è mchtufo
.
Cofi fe io noiefot deferìiter un
giardino, uno viaggio , nettaprima parte del ra­
gionamento haurtbbe luogo hi cofar arifj in qua
dunque parte Potrebbe batterla qual io uolefii de­
ficituu e
*
Et quefia dtfintsicM ,
per.
la.fita hm~
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