Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 206

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C I V L I O C A . M M . t O .
.3
3
ffii f t mention dì fe. hi un trafiatogn quella uoce,
ndl'altro remane Jaldo,
s a
intero, in fitti­
la noce lumen
, Et
perche del jitole non può effe?
dubbio y cfa' per alcun modo non ptto effere, uer­
giamo delprimo per efferfi imitato in uv trattalo
9
perche con quella raprone y che quel tra fa ia fo ­
tum fece paifiafi in qrtebi congiunti , ccciefie fo ­
tum
,
par che lo faccia ancor tu quefie
,
ignisf»
lis
.
Et f i come
..
io adiettiuo , celefie^uolgen-
dofiin genitivo , non manca-di fa r perfra.fi
,
di
cendo Cefi, jc iu m cfai yper effo cielo
.
Cofi aue
-*
fri compianti :gm< filis . parche fa r debbiano.
Io
non fiprei dir altro al prette»:e r fe m a che non'
tni par benfatto , che conduciliamo lep enfia fi ad
facttna uihadef Et fe fila dotimi »tener perifra
fi
quella y che
de
ferine un tutto y come fa ttelo
,.
il
% Soie y il mondo y un bucino, cyfims'l cofe
.
non a!
cune lor particelle , con quejie conditioni nondi­
meno
,
che difiruggendo toro cioè
,
fe p arando li
,
f
empita
,
non veggi,amo
,
che
f i
difiruggd cofa
,
che ne «li/'empiici trovar non f i p o j j a
Quest*
congiunti
fòr\a. di proponimento, di configli o,
s a
ci
vergogna
,
poi che faranno partitamentc collo­
cati per li fim p lic ì
,
farci
i l
luogo loro nella peri-
Jrafi di., aajcatto loro concetto Z:
s a
che pcfivno fa r
altre
,
che perifrafi y non offendo locution:
?
Si U-
Hatebbe per auentura alcun argomento cofi con­
ira» Effe non hanno la. diffinitione de perifrafi i
adunque-altra cofa, fono-, imperaci)e la.pcrifiafi
è q u ei
,
k che pene uno nome perstrialtro
«.
m a in
eia/cuna di quefie. rimanendo il proprio-, nom e,
mwtfaropomnitniQ
a
chi è quanto, deliberaiione,
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