Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 210

C I V L I O C A Misse L O.
1 7
ghe
7
g g
sa
natura
, sT
confirideranno con le fine
materie
sa
macchie
uobliamo nondimeno delle
defir itùoni trar molte penfiafi defieffe per appai-
rocchiar maggior copia a nofiri bifigrn da quelle
cioè,dalle quali farj l potrà acconciamente
_ An­
corae
perche come è (letto yUt perifi-afi può uemr
in tre mode
,
cioè:in più ucci con nerbogn p i# ito­
ci fen\a nerbo,
sa
in una f i la,noi pigliaremo tre
dijjerentic da figliare
,
che a qu-efia generai no­
ta
i
ìi perijrafi G aggiugneremo per Li prim a que'
f i a t per la. fecen :al, per la te r f i oh epa
e. SV
che fi vedranno cofi- figliate
. C + ]
0
*
E
tfe faranno perifiaft difleffe , cofi
^ 4. 0 use
T.t perche a bafhnga fi e parlato di quelle periira
fighe fino, di più noci con nerbofioferina verbo.pia
cernì che babbiamo alquanto di ragionamento in­
torno a quella , che èpofta in unafoia ucce
.
Dico
adunque
,
che molta, ccnfideràtivnc è da. bavere!
in cofi fitte .per la uicinitale che è tra le i, men­
tre t in una noce ,
sa
ira la Sineddoche ^
E
t la
tra/lattone,
sa
la perifrafipoffom pene una uc­
ce per urialtra
_
Nonper timo cioè quello
scense*
Tuna & l'altra . Che f i quello ifieffofofjetogion
faceva Infogno, cheg li antichi bave[feroritrova­
to perfignffcarie , p ia nom i.. Sia adunqu eper
fenna regola tenuto y ch ef con(fiere le Sineddo­
che
, sa
la trapalione via dal ,: perifrafi di ury%
ucce, aperto fegna fa rà xf i io. vece figmjlca. alcu­
na porte per un rutto , òper contrario, b altra cofa-
p rim a
..
Irnper&cbe quantunques'intenda appreff
fio i Poeti il cielo per quefia voce- A xis --opera
pe?w
quefia
j,
Olgmpm
*
tm d im em neffkm dà I m £
1...,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209 211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,...516
Powered by FlippingBook