Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 203

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L A T O P I C A D I M.
remoyd o t quando circojcriue talmente alcu na co
f i
,
che può efjèr iutefa
;
talhor le dette piti paro­
le lignificano alcuna qualità della cofa
.
Et m ie-
fìo fecondo modo (s confernera ancor nellafeconda
colonna degli cpitl)(tiycomey ombra apta pafto-
ribu», h.creutia mora rubetis
.
Alcuna uoltafi fa
di più noci
,
per aggiugner la cagion efficiente.co
mcocuh mieante* igne. Et quelli epitheti chefino
di più noci a differentia di quelli{h efono di una
fo la y vegliamo fognar con quefia pariicclar nota
di più da aggiugner itgl'epitheti
,
che quelli che
fino di una uocefin\a altrofigne fi cogliono3ma
quelli di più cofe.
D E
L L A V
E R I F A
A S
L
1
D a lia ven era tio n e
,
z
Dalle a f e
,
che opera fo ha operato
,
o suol
operare.
3
Dalle cofe y che pofoie.de y
o
ha
poffednto.
4
Dalli ornamenti.
y
Da' configgenti.
6
Da cofe uitine.
7
D
a*firnili.
Verif a fi è circonio cutione che in luogo del drit
to nome,pone uiialtrofaofoioso di più ue<
vrnpa
gnatoà con uerhoyoferina uerbo,onde e coturnato
ancor Antonoma]ia .
Quefia è connumerata tra le ornatifoime figu­
re y 0 pero molto poetica
;
tir può appre/fo orato­
ri haucr piti d i tre l voghi Cioè mentre itogliam o
1...,193,194,195,196,197,198,199,200,201,202 204,205,206,207,208,209,210,211,212,213,...516
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