Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 193

l b rL A T O P I C A D I M.
'
D ei
,
bottitai
D e i. C
he per avventura eircon-
fcriuotto la rnaefl.t diurna per quel fondamenti}.
Quicquid
est
tn
Deo , oso
ipse
Deus.
Adunque li
gentim i sopra addotti y lumina Jolis , igtvs svitsy
uircs fulminis yfor\ct dt proponimento
,
granéfi-
di penfiero
,
determinando solamente di cui fia
quel lume yquel fuoco
,
quellefor^c
,
quel propo
-
pimento, quellagraqeXgga y sono da ijjer locate
per uoci congiunte sotto le lonuenettoU chiavi.
E
t
in cotal numero mi auuiso yflano ancor quefli .
x
Secreta nemorum y latebra fluorum
,
lustra
fera
sarn n i.
Imperoche con qualunque de'.predetti ne.
congiunti fipuòfignificar quelli luoghi yche sono
ripofli nelle selve
. MaeJ
da sapere
, ct/e se lae «ose ;
che ua innanzi algenitiuo Joffe participio, poten
-
dofi ogni participio volger nel suo nerbo, potrà fa r
congiunto con ucrbo ycioè locutione
, Come
queflo,
Vaf i amento di noia : imperochepqjjar nota, sareb
he lottition traflata. Il perche cofi f a tti, a nofìro
arbitriof i potranno collocare, y come congiunti
con verbo.Ma in (juefio modo comef i traudito nel­
l'autore ; in quello per torcimento
.
Ut quello che
fi dice in queflo luogo del participio yfia tntefio in
e v itig li altri luoghi
di
quefia imprefit
,
Il
terzo
luogo
e
quello
,
doue
la feconda voce de congiunti
« in ahlatsuofignificante alcuna qualità di cofit
.
Q uale sarebbe in qnefio conniunto. Sauvs inge­
nio .
M
a sefofje ablativofigiuficantc cagione]fi­
dente , come quefli micans auro y alta sublimibus
columnis
,
sarebbe dt Epitheto fatto dipiu uoci
Coso
come Epitheio al suo determinato luogo
fisc-t
andrebbe
. Oltre
à ciò, del numero dt cofi fatti
1...,183,184,185,186,187,188,189,190,191,192 194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,...516
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