Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 201

L A T O P I C A D I M.
quentet
.
l
Dal luogo detta meton im ia tfin efius trifiis,
pallida mors. Et in quefìi due modi altrimenti t
chiamato epitheto perpetuo , perche Sèmpre à co-
tali nomi totali epitheti per proprietate f i con­
vengono .
|
Dalla differentia, come ditta placida
,
cioè à
j
differentia di quelli, quando dicono , aie la
irata
Dalla Amplificatione , come parolefante
.
J
Dalla diminuitone
,
come animus nvnutus
,
j
per animo picciolo
.
Dalla
trafiottone, come netti fu dati effempi
,
j
dififa placida , onero irata
,
tmperocbe l'ira e la
,piaceuoleTfoa fono trafiate dall'animo atti detti .
t
Et in tutti quefìi altri quattro modi
f i
può chiama
j
,
re epitheto temporale : perche e mutabile
,
0 non ^
!
perpetuo,di quelli nomi a cui s aggiunge
. Mae
di
s
quefìi temporali, quelli che potranno uefìir con-
(
cetto
,
non faranno da efferfognati, la dotte ti
per,
j
petuifi fognano'.
Et
per gratta di ej]empio di uè
fiir d> epitheti quefia uoce
, rem?,
dice che que­
lli 0 cofifa tti le faranno perpetui ,grauis,
den­
sa
y pendens . ma quando io trvuasfi di quefìi,
madens pluvia . 0 fumili, per effer epithett tem­
porali , non più fono di quella uoce terra
,
ma di
quefia determinata
T
erra bagnata,la quale deter
j
minata,può tutte l'altre uèfi e
d
ella lingua riceve-
f
r e
. Il
perche tutti quelli epitheti , che potranno
uefìir nuovo concetto , che di neccfolta fili tem­
porali faranno da coglier dirimpetto alla nuova
chiave, come
c
il predetto , 0 quefio
,
opera per
-
j
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