Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 208

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O.
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^ f n p o f i t o , cffi configlio
,
cffi vergogna
f esa
malte altro (bona forzaglie apprejfo Latini, vis.
La qual bora per quell a uirtnteghe traila cefi
,
fi pone, hoty per io sformo. Ver laqual cof i (e
noi ricetteremo forza nella prima figrùficatione
,
cioè per quella uirtute
,
che è nella deliberat/n*i~ ,
fi come fi dice un arimia , per quella virtù
che
t
nell'aniina , a'ilhera ciafeuna delle dette para
5
farà perifiafi
. I
niperoche uno de' .congiuntigu fi
sformo, fignifica una cofit
,
che non èjernpre nel­
la deliberatione .
N e
mi par effer ben
fatto
dir
,
che ella fia circolocutione di qaefio concetto■de­
terminato , deliberatione formata , ò ■ sformata ,
percioche più infalli(ni regola debbiarne hanere ,
che una circolocutione non pofia.cficr più che di
uno circofritto determinato
.
Et nondimeno cofi
% tireofcriuerebbe not> fviamenie ladebberairone ,
ma quefio determ inanteform a
, che
effer non
può. Vercht allhora, forfia f i pur finonimo d i
.sfori*
g
Et quel genitiuo , deliberatione , per fe
nulla può; fe non che dimofira, di cui fia cofi fai
fo sforeo a Aggiungo fe alla perifiafi fi appone
nerbo
,
che non fia ejfential parte auffa per uè*
jh r infieme urialtro concetto
,
taihor coiai com­
pagnia di congiunti diuierie locution trafiata
, (oso
taihor figurata,
coso
ri verbo fi chiama parte efien
lidi della perifiafi
,
qualhora levando quello
,
fi
leuaffé uu membro della intelligenza della peri-
f a f i . come che sio noief i circofcriuere Scipione
,
dic e f i, colui yche rrinòCarlagm e
saMae
parte
non effettiiale ,
soso
però conducente allaperifiafi ri-
MciuTr uti concetto d inof i
dii
lei t'ytptattdp il nei*
&
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