Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 205

mondo,del
/eroso,
colui che marna il fulmine, del
quarto,colui che regge il mondo{lei quinto tubar
infigne coru fis radi/s ,prr il Sole . Da congnm
U . A qua liberior
, per
il mare
. D
Ale vicinali,
Regna Nabatta per COriente
.
Si può jar ancor
penjrafi
,
qualbor dal nome che vogliamo circon-
ferì vere yformarerno uno adiettino, aggiungendo
un Jofantino
;
cheg li f i convenga
Come fece
O vidio t che circonfcriucndo il cielo ,fece un ad
-
die/f/uo, celeste,
0 aggiunf i quefio nome Solum;
onde dtjfc.
Astrae
tenei/t caie/le folum. Et Dante
parimente a quefia regola circonfcriucndo lim a­
re
, desse,
marmo jnolo .
Aggiungono però , che non tutti ligenitivi do
pò alcun fcjhntiuo , opera p erifafi ,fie non quan
do colfiffantiuo precedente, po/fonofignificar tui
to il circonjcritto
,
0 non parte, il perche quefìi
di Ovidio
,
ignis filis , lumina filis ,
non presse-
no efier perifafi del Sede. Perche quantunque
que/ìi genitivi fiano del Sole , It fojìantiui non
dimeno non importano f i non una parte del Sole,
l'uno cioè il calore
,
l'altro lo Jjdendore
.
Et f i
alcuno dicefje , poiché non pojjono efjere perijrafì
del Sole, (inno almeno pertjrafi di quelle.parti del
Sole
,
l'una cioè del calore
,
l'altra dellofjdendore
;
perche tanto è a dir ignis f ilis
,
quanto igr.is fo~
la ris
, se
coft dirfi pote/Jè
. Ht
tanto lumenfila ,
quanto lumen filare
. A
quefio rtjpondcrei, che
<t
far perifi-afy il fofiamino che vogliamo circo
-
Jcnvere , ò fi dee levare , ò almeno degenerar da
fic diucrtendo
,
ò adiettiuo
,
ògenitivo foco/a fi-
nule.
.Mattel
primo fGiumente detti fivdeiti luo­
ghi
O *
1...,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204 206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,...516
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