Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 204

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GIVLIO CAMILLO. 31
coprire Li dishoneflàfe quelle cofe, cheJcircbbom
molcjle a g h (tutori
,
bquelle , che detrebbenegra
usseV 4i>
da e n ti
. Mae
il Seccacio-, che fu fa?fio
Vuota Dìpwija , non fi ha guardato di s fa r fuori
delle dette tre leggi infiggiateci- da- Hermogene
.
Kt
a noi epiaciutò per due cagio collocarla jubilo
dopo l'eprtheto.Yrimaperche effet taihor èpofia in
una noce , taihor in ptu
.
In una u>oce3coihe.Ti-
dide , Veline , l’empio, il parricida
,
Venere, 0
amor , 0fuoco, per l'am ica. ht più noci
,
come,
il Vafi or che a Golia ruppe la fo n te . Ver DaunL
L'aura
,
perche qual'hor apprtjjo la circonlocuiia
nejipone ancor il circonfcntio, femore la arcun-
locutione per autorità di Q uintiliano,ha da efier
chiamata epitheto
.
Mae
noi , o ffa ,
ò
non f a pe­
f i 0 il cìrconfritto,hauendo rifaetto a tem pi, che
» di lei ci vorremo fr u ir e , fara da noi fognata, co-
tnc perif a f i
. • Appreseci
c da Japerc, chela acri-
fifa di più- parole,alcune volte indù de'nerbo , a l-
•.
cuna uolta non uc lo include . Onde O indio nel
primo,ufimdola intorno al nome divino otto uoltc
lef i fece fin /fa verbo . Mundi fabricator, opi­
fe x rerum
,
moderans curitia , rex faperum
,
re­
di
or faperum
,
cecief e numen
. Qui
cvelefiia
f i
e
ptra tea e t , qui ungafulm ina mitili. Nelliquali
due ultimi luogln ti nerbo è inchiufiycome un? de
g li /noi componenti
. Mae
nefi u n i maniera ut de .
locutioni che fegueno , pefiano
esser
f n \ a uerl/o
neramente. Et !s
su
dati luoghi puflon darci aia,
y d a conofcerla ,
coso
da firm arla
.
Effemino del.
primo come femplice
.
T itid e , ma come compo-
fo , fig linoi ds Maia , d d fecondo, fabricator del
B
iit’j
1...,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203 205,206,207,208,209,210,211,212,213,214,...516
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