Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 228

^
C I V L T O C A M I L L O ,
r f
f
il cielo Spitifica quel d ì, parendoci a noi Per
talparole; quafi valerlo fjùendvre più che la ca­
rie» di quello
,
diremo efjerda g li effetti , cefi
quello . ìfciel dì vaghe ,
s a
lucide jà w fìe, S'ac­
cende intorno e'n m flaf i rallegra
,
D% ejjer fatto f i
rea daf i begli occhi
. .Per
loaual ef]empio anco
-
raf i può conofier meglio quello che /òpra dneua-
m o, cioè un concetto figuratopoter ham r ad un
iratto più ciu m verbo ,
s a
una coffruttigitefu o r i
della regola deli altre locutioniP ercioche in tui­
tili predetti uerfi non intende il Petrarca vefi fi
più dt quefio concetto
.
C ti occhi illuminar tut­
to ti mondo per la virtù attribuita ter dal Sole
.
Lt in alèrv luogo fri am ento di
m efia fila cofink
tiene
,
Et d
E occhifitoi filta n fargiorno .
-*
Li luoghi de g li antecedenti
s a
configgenti
Comien che fiant- fondatifu la necefiita non altri
finenti che le cagione & g li effetti. Et perche han- .
nogran fembianZa
,
nonfollm ente con le cagioni
sa
effetti
,
ma cong A aggina;
' ,
unì cofa fiita d i
aprir uia alla dtflin t iva <ù .quelli
.
Debbiamo
adunquef i p t r , che qualunque volta alcuna na­
tura è pofia immediatamente alia predati te n d i
alcuna cofa, quellaf i può chiamar cagion effeien
te
. FJ
quello che na fee dallo eff etto , f i come il
Sole levato t cagione necefiaria delgiorno .tlg io ?
ho è necefiarfi fien o del Sol levato.. Ma f i ben
alcuna cofa precede/fi di necefiilà ad un'altra per
natura
,
oper tempo
, fir ifa operar produzione
»
la cofaprecedente non fi può chiamar cagione di
a m ila
,
ma più, lofio antecedente. £ t guelfa
,
che
C*
» » ( 4
1...,218,219,220,221,222,223,224,225,226,227 229,230,231,232,233,234,235,236,237,238,...516
Powered by FlippingBook