Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 87

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Lorenzo Guidone
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Oferbaua nellamemo
mento
,che
firKficoloZeno un'eraprofonda
nell'animo quella
entratalaquale egli
dell'hifloriambanca fatto. 'onde erapoi in ine
un'ardentifimo
difapere come egli
fi baueffe laminor hifloria ferinere, che benefle f
fe . Ma egli di
medeflmigiorni,fu dal Sena­
to , fi come intendentiflimohuom di quell'affare,
al ficcamento,&allaridotta dellepaludi del Gorgon mandato. Ter laqual
cofa,iononpotei a luipiù ritornarmi. Mapieno di caldiflimo fuoco di
derio,ilquale iononpoteaper niun modo dentro à me
quaft
fuor difemo
ufeito,errandoandana,& dimandando d qualunque io
fi per lamadegli nulla dellaminore hifloriafapeffe, che egli per Dio il
diceffe. Et cofi ben molti giorni, dpiù diccc delle migliaia di perfine an­
dai chiedendo : & non ne
trouai
ucrno, che pur intendejfc i
.
Mila fine
fupiacer di Dio,eh'iom'auucnifli un
gentilhuo
chieflper la finanobiltà,chegli fujfc ingrada di dirmi, s'egli alcu­
na cofadellaminore hifloria
intcndeflc,& la
di cc f l eEt eglifcrmatofl,
& guatatomi,&
marau:gliato,&della (dimanda,& dellamaniera,
,
-
maif i
,
ch'io
n'intendo, & fo ciò che uoi chiedete. Et io alhora
'
mi dpiedi,difiicon
fliplichcnoliparole.Dehper
la uoflrabella,&
nobil
anima,placchi!!di raccontarmi quanto in ciòfapcteich'io ni adorerò qua
fl per mìoDio :pofeia che in noi folo ho
quello,che inmolte migliaia
d'hiiomini,nonmi cuemito
fatto.Etegli
egli era ben contentod far
lo.Cofi‘t
riconeraticinelacbiefa di, S. Stefano
moina,fcdcmmo.Et egli
,
1...,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86 88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,...142
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