Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 82

fio
>
che ella tiene imperio.
Ter elócbe quefloe il colmo iella
'Igei qual imperio, io
confiderò pariment
,
il principio di
,
t o ,lo
fla t o , la declirtatione , & il finimento.
conviene
che f a
diqu i, che altri
uengafiotoall'altrui imperio, odi propria
o contra fuouolerc
»
Ciafeundi quefli modino
due altri.
chi di proprio
uoleremenein altrui imperio, o il f a perche egli è
o perche egli ui
uieneàuoglia libera
.
Et ciò, òper timore di maggior male,
o per
fcditiònenata
;
o perche paia
,di potere
megli
no
.Et ciò anco tutto
>
fannogli huomini con tre
. Terciochc o fi
donano affatto in altrui arbitrio
; o
f i rimangono inf e f i e fii
,
fotol’altruifiupèriorità con aleni) fegno
0
per una
ina che efii
prendono altrui governo , & fi ritengono parimente il loro -.Ma chi contra
uoleru i u i e r . è ,il f a módsfimamente o per inganno, che gli f a
oper
forga,o.perforgàinfteme & per inganno. Et con quali maniere da principio
imperlo f i acquif la,con cotali anco
egliche altro non e
fciménto,che venire in maggiore quantità di ciò,che da principio
Ma
pofeià ) che egli f i e
l'imperioacquattato, <&accrefciuto :
lofi,con mantenirfi gli animi de
fiudkifi, che e' ui
, o con­
tea
voglialoro . Ovetto f i f a con là forga : &
con i neri buoni trat­
tamenti, o co’migliori degli altrui, o congli apparenti tali Et- apprejjò con
unacerta
riputatione,la qualeponga negli animi de[oggetti,un certo timore,
rnifio con ueneratione,&
marauiglia.LaqUalc e fortifi
Valtre
,
per ritenere gli animi humaninell'altrui
. Conciof i a
che nonf a cofia ninna, chefi percuota, leghi, abbagli, & incanti -,& tragga
■fuor d ifòg li animi nottri, quanto f i fa la maranig lia .
cofe di cotan­
ta importangd, di quanta
è
il mantenirfi l imperio, uo paffando ioficcati-erte
molto, perche io mi credo di ragionare con perfine intendenti ogkalta ccfia.
Ter laqiialcofq, finga molti
effempi,ch'ionipotrei trarre
guirò alla àeclinatione dell'imperio -. Laquale
che i fioggetti
facciano, o palificano quelle tteffe cofi ucrfo altro
che fecero, o pati­
rono co’primiero
:dandofi efii altrui, o effendone tolti,ne modi da noi gi
contati -. Et di più anco in un'altro modo';pcrcioche e fi perdono talhora, per
ineuitabilforga di dettino, o per
uiolerigadegli elementi. Si c
dellapcfle
-,dellafarne, degli incendi},de
de terremoti. Ma f i co­
me l’impèrioUenuto s’b
facendo,ccrefcendo, mantenendo,& declinando con ì
me gì della for ga,&
dell’inganno ■ cofi anco il più,prende fine : face
talhoraficco infieme finire la citta che l ’hebbe. Si come fe il
Cartaginefe.
0
morendo aitanti àlei
:
f i comepocof a aduienne
l a
1...,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81 83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,...142
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