Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 80

-■t'f! r rrfn tvH? i]rr.".^X-
,;,oV? - - ‘iI
.
■>
710$irò
bisturi
coprimieramente raccordarci
cittadella
quale egli cifer in e ,Terciochc molto f a la maniera del fuo nafeimento per
gli
accrefcimcnti
fuoi,&perlemaniere & per
la felicità ,& fua ,& altrui.il che noi ucdrctc
cittàlaquale f a da principio, da huomini f a loro uguali fabd ica taqu a fi
dinccefiità f i reggerà cofi, che tutti
icittadinifienoe
leggerà quell’altra,che da un Trencipe farà fabdicata.Et cofi dell'altre tutte.
Molto adunque fa,che fia
dell’hiforicomaniera del nafeimento della città
confederata: perche m e g l i o f a p p i a indriggar lafina ferkiura à
.
fono in leipiù di riguardo
degne
.
Et perche egli in do più
peffe
reggerfhbifognerebbe chei
intcndquantemaniere hanno le città
il lor primiero nafeimento. Et fono elle perauenturanon molte più di tónte
,
di quante io dirò
.
Egli
è
nero,che gli huominifempre uengono à ultdcommu-
ne,per cagione di utilità.Effendo che
fe JlcJfo,uita commo
da,& felice
uiuere.Etcofi come la utilità è doppia,cofi doppia
la cagion
primiera, perche gli huomini f i riducano à città. Et
è, o
del
le neceffarie c o f i e p e r l a u i t a , o il conferuamento loro. Et le neceff
i
uiueri,&i
uefliri.Et il conferuamento,dife fie fjo , & f e ­
condarlo delle proprie cofe.È adunq; talhora,chc citta f i riduca in alcun luogo,
per la bontà del terreno, ilquale coltinato, poffa
rendere il uiuere
"fario,& il uéslire. Et quefla ch’io ho detto,c la
più comraune , & la
più defiderata.Ma fe terreno cofifatto,no fipoteffe bauerepcr la città,fi elcg
g e fito nelquale, il portare le predette cofe d'altronde ,fia commodo .Et ciò o
di paefe ideino,o di lontano.Et non farà
giamai
o
fu,od e,che.
que-
fle cofi potrà,o poffa,od babbia potuto mctterfi
in
te,cofì fatto acquiflo delle humane ncccfiìtàùo dico,che il conferuamento dif i
ba rifletto all’ojfefa,che
pofiaaltrui uenire,o da forga dementa
l. humana.Terò chef i come niuno,chefimo di mente fìa,farà città nella cima di
V
Mongibello,o in mego al mare,cofì ninno intendente la faràaria maligna.
\ E t f i alcuna ue n’e,chc da principio l’hebbe,o l'ha
per
\ denga de fabricatori; o per necefìità,chc negli
Et gli ui mantiene
\'dentro,o la
imprudenza parimente,olanecefiità o la dolcegga delleproprie
cfi;olafcbifizga dell’hauere confatica à cercarne delle
f a adunque
città in alcun luogo,o talhora uif i trafporta,fuggendo Paria
o ter
remoti,od anchora Pacque, & talhora il fuoco. 0 fuggendo la forga birmana,
in f i t o , il quale , o per natura f a ficuro, fi come fu queflo per gli
fondatori :o che f i poffa di leggieri con arte à f i cuna
0
' elle f i
1...,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79 81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,...142
Powered by FlippingBook