Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 70

Et
perche colei Io
?dimandai io.
'
cofe
l o r o
.0' hi quefioefiifanno
male,
foggila!fiio, ma
perche
fanno
f
io’lin diròydiffe il
Borghefe
,
ma
fiateaiinsrtko
d
di
m n i j p a r l a r n s .
Perciocheefiifono per Lt potenza loro
,
quafiDei inf
a l t r i h n o r n i m .Etchiloro beflémmla
,
può riportarne granepentimento.
io ne.
nsrhigratio,rifpofiio , & fa te bene
,
ad
perciò che io
uipoteabene leggiermente inciampare. 0
adunq; amie
titojòggiunfe
eg li.
Et ut
uo dire,che efiiottimamente,
quanto la
lor potenza gli faccia D ei. La onde
e f i i p r e g i a
molt
ne
,
che non fanno il nero :
effóndola
che efii tengono ingran pregio l'utile, pia che il uero. Voi intendete molto à
dentro
meffer fAntonio,.rifpofiio
,
di
q
toignudo. Egli
ecom’io.ui.dko,fEqui il Contile può
affermar-’
loui per pniou.a
Jjauendoeglipraticatiperpoco
di. criftiani-
tà.vLrnfi io ni no dire un altra cofa, laquale ui parrà molto più Frana. Et:
quale rifpofi io
.Che molti
Trencipi, difieglifono capitai nemici
tà .
0
,per Dioyd.lte uoi dadouero
1
foggiunfi io. Da douero il dicoio,ripofè
egli
•0
perche cottilo di gratta ?difii io , Io ’l ui. d ir òm a eh’io’l ui'
dica infigurafy difie il
Borghefe, perciocheio temo non efii fiflegna f i ero
trad i me rivelando io i lor
fegretiriEfihanno apprejjò di loro
perfona bellifilma diui/ò,fortemente da loro
laquale efii mandano !
utilità à panni lunghi fino in terra. Et quefla camma con duepieh, defiro &
^ ^
finiftro; dequalimolto
fpefjòl ’unoyOl'altro, e -zoppo, oguaito ;
co
a m b i d i i e .
1
qua’difettifono da que’pannilunghi ricoperti Et.
tie, che
fortetanto di Settentrione
, o
d
panni, f i che le fi uegga il difetto delle gambe ; efii hanno per
q u e l u e n t o .La onde
efii hannoinfinite bocche ordi
quefiomento quando
uiene,.nelmodo che Cariddi,& Scilla
il ma
Et io
Fupitodiquello enimma,Fauaattonito, & sbigottito
;
& non flipea
difeior la lingua à dire
?
Quando il Contile
diffe, & uoi mi
p a re te , ò
T a t n t i o i r f e n f a t o j i o n intendete quefio ? Ter io,no.
pure l’anima mia
è
itadietro à quefio penficr isolando, ma ella uà
& al buio. Et io le farò lume,diffe il Confile,con
torce
.
Lo Fato da
Trencipifortemente amato,cambiacon làpoffànga, & con la
ue-
flitodi lunga riputatione yfitentoliata dalla
dalle bocche degli
adulatori.
Io ciueggo, gridaiio alhoratutto allegro, io ci ueggo..
E t ue ne rendo gratia infinita.
Terciocbeiom era per perdere
die—
tro.à
qncflo Sfinge
..
Et uoi Signor Contile,diffe il Borghefe,ui bruirete
1...,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69 71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,...142
Powered by FlippingBook