Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 71

olio,
eoe e:
(degnoloro
,& aportar lapena
.
lo amo troppo p h , diffe
Conili-
dd Tardilo,!a qual era p e r ' f i a n d r e .L i poi,che
neon
leciglia inarcate,et crollando
il
capo ,
dif a r i n f o l t i r e queflo uento della ueriia
.
,
e’
'Mo
alcuna fa ta ) che gli faccia ueder
li al?
Cn'
fingacamicia.
Et il mondofi riderebbe di loro,
f i rifarò
manida quel Tolomeo di E g i
t
t
o
.E ffealhor il
c
per balordaggine io dicea,&
diffe
; .A
gran ragione adunque fon
della
iterila. Ter certo a gran ragione
,
foggi unf i io M a e mi pare però
ahauer ilcontrario talhor ueduto,d'alcuniTrendpi, i quali
che le
loro hifxoriefi fermano
:
& danno de buoni premi à color che il
il Borghefi
: ,
uoltatofialC o n t
i
l
e , diffe, ella e cofi dijperata il
ri'acon
queflo
bicorno, opurc s’infinge egli d il
à me diffe il
C o n t i l e , ch'ioconofco l'humore, &
h o f lafina T a r a n
<tme diffe
.Ipon è gran coffa la maraiiiglìa ò Tatritio ? &
alteraitricedell’animo noflro d Si bper certo, rifvofi io
,
tutte la ltre
coffe. Et le cofem i o u c ,& le n a f
c o s
l
c ,foggiu
E' nero
.
Et anco le grandi. Et quefìe anchora riffiofi io . Oual
è adunque,fic i Trencipi,che fanno più che tutti gli
del
tenirfì o dinoti ipopoli loro, o timidi gli altrui adoprano la marmàglia nelle
cofe lorofuSlfima peraucntura,riffiofi io,rna do non ueggo io in che modo. Col
fienàio de difetti loro,foggiunfe e
g
l
i
,& de confi
tationidelleforge loro & delle ricchcgge
.
Benefia difii io ; ma che e ciòper
la nerità dell’hifloria ?È riffiofi egli,che efii uogliono, che gli Infiorici loro,
tacciano tutti i difetti & loro & de
lor. Et anco n
eoaò e fecero,oquefla
imprefa, o quella
e fii,f i le quel
cofe dicono,che hanno
apparengadieffer grandi,& che firmanof i f
Hiraom dellalor potenga. Fede te Signor Contile, difii io alhora , io non mi
intendo di cotesli fatti de Trencipi che uoi d i t e f i come niun’altra cofa.Et
però io Ho per crederlo à u
o
i
,che tanto con effo loro haucte
uipnego che in cefi difi gran momento,& ch’io difidero tanto di fapere non
miinganniate. Statcucne pureriffiofie g l i à meffer
& à m e c h e
nonfiamoperingannar
ucrno. Et p o i c h e ce ne
del
inganno
Io fon c o n t e n t o ,riffiofi io,di achetarmi in fic laf e d e . Ma che mi dire­
te n o i ,di quelle, hiflorie che cif i ferinono da huomini p r i l l a l i f g liberi
tutte
fendtn
di
Trencipì
0
, in quefloriffiofe il Contile c da
fe efiifino informati de
f u c c c f i i ,& de c on fig lida i Trenci
trui
..
Egeiprimocaffo egli e dacredere di loquel medefim o , che quando
efii
1...,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70 72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,...142
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