Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 66

grada.
,
d’altra maniera, che queflo genti Ihucmo
.
Et
ne
pri ego per Dio, rifpofì
io-chchora altrodifi derio non ho
queflo . lo ra­
giono adunque in
queflaguifa, foggiunfeContileLo
neram
ferine hifloria de puoitempi, o
la ferinedepaffuti Tffvn b queflo
Si e per
certo,rifpofìio
.
Se egli la ferine depaffuti,riprefe egli,fieno e f i , o di
lurgga antichità,o di frefea, egli b fon a , che ci fi regga fecondo le
,
che egli
truouafcrittedafuoiantcccffori.Et non ui ponga di fuo cofi
Tercioche
le
cofe antiche fono dalla noflra
lontane, f e non quando
ce
n'hanno lafciato fcritto
h u o m i n i p r c d e c Et
è
ogni
fa re
à quello, che da loro habbiarno . Voi dite
rifpofì io .
Ora, gli ferittori antichi parimente, replicò cg li,o
tempi
>
o
de pa ffu ti. Se e f i lafcriffero di quefli, cade quello fleffò in loro,
che
cade in noi,
diferuirfidegli
ferin i altru. Sepoi
efi,caggiono in loro quelle confderationi fi effe,
coloro,che le hiflorie de
lorogiorni fcriuono al
prefente.Tgequali f i confiderà di 'recepita,
no,oprefenti alfatto flati,o che fieno loro i fatti da tale raccordati,che
te
u ifia f a to,o nò.Tgon b queflo ncceffario ?Sib certamente,rifpofì io. Di qu i,
dico io di
quefla
giùfi,
foggiunfeegli.
fatto,o egli ni
f i è trouato, comeamico dell'uriadelleparti ; o
come
non dependentc da
ucrimo.Etquefonon e
f e egli
è,
foggiunfe il Contile,
fi
come amico flato egli non ha dubbio,che
al
la
parte
dello amico,nellafua narratione,ctfoferra à tuttofuo potere la fua ri
putatione;&
auuìliràquella del nemico.il che facendo,noi duh
bio,che egli dal uero s allontani ? Certofi s'allontana
, risposi
io . Et s’egli è
nemico,non tiferà
tutto il contrario.Faràdubbio . Dagli appafionati
adunque,oper odìo,o per amore, egli nonfi può credere che uenga il nero tut
to
intero
.
Tffonpuoeffer altrimenti
.
Ma fe coflui non dipende da
Gr è libero cCognipafion d'odio,& d’amicitia, egli la prima cofi non potrà
fapere i configli altrui
.
1
quali fono tutto il momento, Gr tutto il pefu del
negotio
.
E t f e bene egli potrà il fa tto uedere,egli non pero potrà fapcrne
la cagione, la quale fola da regola a quelfatto,Gr à tutti gli altri che quindi
prendeffero
cferhpioetnorma.
Et Tenga
co più, che nulla.
Moflrache f a c o f quefo fa t t o , riprefì io .
7
\cufi può
adunque
,
o Tatritio
,
in mnm modo,foggiunfe egli compiutamente faper il
nero delle 'anioni bimane
Et di qui
.
antica, o moderna,
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,...142
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