Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 67

'che
f i a fifa,non
ci può tuttoRilegareaffatto il
.
grande firctieg-rs
uv; a y i j b o f i i o albera,bauctc noi pos to, o Signor Concile,il acro delia hi-
fiori.:.
'Etchepofiiamo noi di quimangicredere à coloro
,
che già ci han­
nolehisforicfr it t o
,od in quegli altri
firiucrc,pofeiache
e'nonfe ne puòJapcre la nerica ?Ter tanto io
temoforte
, s'altricotcflauoslraopinione
nonfi metteffe per difj'e
fa degli hifiorici, cprper
acquìslarfine famaàfcriucmide libri contea
.
Vero
che nel nero darebbe largo campo alla fua penna. Mnvì defiderò
egli, che
ellafi
fiapia.Che fe ella per f 'afarà
trotterà chi le
ferina contea. E t io
riconofendo
l'errormio,nonla farò de
fefa :ficome bora,che nera la tengo ejfere, à noi cerco di
Ben
m i à ì f p i a c e per fin ad'anima
,
di torle bora tutta lafina f e d e M a pofeia che
la n eo fita ce n'astringe
,
& il preferiteragionamento ricerca
,
che f e ne
uelli,ei
non bifognafgomentarfi dì dir con libero animoquantocrede
effireitero. Et
fe farà
altrimenti piglieròpergiouarnent
tii
haadunque rimedio alcuno per i hisloria, d ifi
.
fola
confolatione
habbiamonoi,rifpofi egli,che f i creda,che ilfilo dell'hifloria
da principio del mondofin ad bora,fìat cofi
nero. Et apprcjfo del­
le particolari
bistorte glieffettifoli : & anco non tutti. Ma le
ticdelle attioni,egli
bhnpoflibilcofache nere tutto fieno .uoioSi­
gnor Contile, foggiunfi io,eh'io
uidica bora nella ment
ne? Ditelo diffe eg li. M ras pare d i f i io alhora, che nulla importi,che nin­
na hisloria fia nera.
0
'perche cotesto ?dimando eg li. Tercioche
,
foggiunfi
io, bafia la fama,che cofi o c
o
f
i
,fia paflato il fa t t o .
gli a n t i c h i ,la fama
è
parola di Dio, alla quale dobbiamo noi inchinarci
p r e , &
ri
inerirla. Mila uentura è cofi diffe alhor quel
di p rim a
,
<&dee ballar foto
cjfa. Et io per non
rientrare,foggiu
bito. Ma fono io quafiper mutar opinione. Et perche
?
colui. Terò che
rifpofi io,la fama è molto bene fpcfjo contraria à fe medefima ; & dice qui
una cofa, & colà un'altra. Et la contrarietà non ifla ne i D e i. Et mi fa bora
.
crederebbe ella non habbia mica di dìuhntà. Che habbiamo noi à fare adun­
que i diffe alhora meffer
Mntonio
;
quefio. Voi dite il nero, o mefferMntonio, rijpofì io Ma mirate
bora ho trottato cofit, che radia
uaglia.
, rifpofie eg liT S fin dificor-
remmo noi,foggiunfi io,acuendo in barca,del giouarnento, che ci dee l'hislo­
ria recare ? Si bene,rifpofi e g li. Et alhora, [occorrendomi nonfo che, tac­
qui ; & poi
;
mirandoà lui,fir accollatomeli all’orecchia, il dimandai quello,
che egli
uoleua,cheneramentefoffe il fine della hifhria; o quello,che egli
1...,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66 68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,...142
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