Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 77

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rivolga,non dicco ne
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lan io ' iitu d n ;:lorof i , che uttu e conf
dot,
erri
intelletto humam
;
effóndo efii
q
infini
(Ili iti varai
fiora-renifede),più di m i l l e ,f ic c a t o
fìudio mio tutti
ài:;: rii. Tra
muli
io
molti ve
ritrovo, iqualio na
Dea natura
:
o aero
a
grafia
altrui amplificatori delle cefi : o anim
?no,& detrattore : onero allaloropatria
,
o natione troppo p ili
, che’/
'natele
affet
fonati
:
ofinalmente
,finga
g
igno­
ranti . 'Per la qual c o f i
,
chiunquefi da inc o foro
,
entra una
raà notte àc a - n i n a r c
,fi
che gran lume e
,
che
Dio ci
per
cen f i n o r a .
ilqual lume ,non da
più,
che da t
conformità de tempi,da quella dell’a l t i o n i& dalla cogmtione del fitto del
m o n d o .igeile quali
epoflatuttal a v e r i t à La quale
nerica, foglio io in quattro gradi difiorrc .
in quegli In­
fiorici da c e r c a r e , iqualiJcriJferole c o f
e i
g e i
qual c a f o ,nonfilo e dauedere
lo fcrittorcdell'una delle
p a r t im a anch
f i u e n èalcuno della contraria .La feconda
è in coloroche delle
fe
,ne tempi che efiitufferòaimenut e , fecero memoria .'La, terga negli f a u ­
tori
, chedi quella nationefurono : della quale hifloria f i ferine la quar­
ta
inquegli altri, che fecero hifloria de
di una gente, o di
f i ­
lo , anchrra che di quella natione non fo fjcro , od à que’
uiuejfero.
Di quegli Infioricip o i, i quali le generali hiflorie fe ce ro , l'hu.om non fi dee
fende pera ltro , che per uedere con
quanto gi& in qual gu fa efiihah-
hianodagli altri
lelor cofe t
r
a
t
t
e
.-L
trà altri peruer e, o perfialferiputare. Oltre alle predette cofe, egli e dot
p enfiare , che lo fcrittoredell'hifloria,
e
od
od è bicorno di go­
verno . S ’egli
edeprimi, egli ci farà tale hilìoria, quali f i contano de n
le per lepiagge
. Et s’egli
e
de fecondi,
fiorare -, che egli
la verità ci d ica .
Tcrciochegli, o fi
fino Trencipe : o dal odio del contrario, o dal timore della pena , s’egli hi- ■
fioria
riuelaffc
i fecretialtrui, o cefidicfchealla
o della fua
p a tr ia , o del fuo Signore contraria fo ffe .
esterne,
è da credere , che egli non
babbia tanta, che bafli à farne hi
ra . Cotante adunque, & cofi f i t t e ,
& fo r le dif
che
buom’ba
hiifcruierc,
& infapere
ladelle cofe
&
talile vie dipervenirne a quella maggior ccrtcgga, che f i pu ò .
leperauenturanonper al tragai f afi può rintracciare,che per
dii ò..
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