Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 94

cedi;
d r feguitiara più
oltre
.
Si uuolfare. Oraperche ogni
attione
,
riprefe
il
Guidone è
da
alcuno nitore fu ta , drper cagione,& in
tempo
con modo
dr iflromento, fiicome noi uedemmo
,
nero
dr nella
ite rjale
d r grande
atione,etnele
mera
eprimiere,
&
n i n n e . Moftrache fi. He tutte quefle
efferedi
ucrfe in ciafchsduna attione.
In qual modo-d
T\el
modo
che
d i u e r f e f o n o , & le qualità,
dr
gli uffici,dr le grandegqge,et le giaciture del
lemembra del corpo
bimano, drdegli altri animali.
io.
Ma f i come quefle tutte uar.no ad
un
finifoto delgouerao,& della
de
to
il
corpo; cofi deono andare tutte le più particolari attioni ucrfo ilfine
dr
lierfoil compimento di quella tutta,dr
attione. Et ciò è ragioneno­
i e .
E tfeu iè quefia unaprincipal
atfono
tutte Valtre indrhpgate,eglifarà uero,che nifia anchora un principal attore,
à cui ubidiferino tutti gli altri più minuti a ttori. Come dite noi coteflo ?difìi
io alhora. Qualefarebbe
rifpofeegli,che in una attion gue
cipal attore,un Capitano generale:opiùtoflo ilprincipe, à cui nome la guerra
f i
fa c e fìe
.
Queflo intendo. Et fuoi
mi
fo ffiero il G
di c a m p o , iColonelli, i Capitani ,glì Mi S e rg en tid r cofi di mano
bimano
tutti gli
altri,
fino à minimifaldati.Voi dite b o ra , difìi
i o . Et s'egli uib unprincipal attore,foggiunfe rneffer Lorerigo,egli ui dee cf~
fe r anco unaprincipal cagione, laquale tutte
cagioni più minute rego­
l i . Et queflo è ragion che fia.
Et unprincipa
tempo
dr
luogo,
dr
modo, dr
iflromcnto.Etqueflo anchora è
d r a uoi il credo. Tercioche iofilm o , che uoi tutto queflo intendiate di me
molto meglio:offendo che io non nidi bifioria mai
nonforfè quella de topi,
dr
de r a n o c c h i ,'chef i correuan
addoffo
fiete per molte hiflorié corfo.
Etpcrakcnturanostro delle leggine
nhaura
mofiratoalcuna cofa.
0
, cotesto fi,rifpofe ci ridendo ci ita
a berfaglio. M a fia come mole,- riprefii o , io ho
, & bollo affai ben
comprefò.Horaponete metefioTatritio,riprefe egli alhora.Terdo ehe
infin'
ad bora,leprime,& quafi le
efirinfechefiorge
uedute.
Ma bora noi fìamo nello
intrmfco,& alla midolla. Et però ajffatcui bene
gli occhi, lo g li ai ajfiferò quanto io potrò, rifiofi io . Et uoi
fin e
foggiunfe
egli,&mirate,che le attioni raccontate,cofi come L'annofuor loro
le narratec i r c o f i a n t i e ,cofi hanno dentro quafi nella lortrealtrecofe;
lequalidaprincipio
al
f
i
n
e
,
difeoron
per tutte loro. Et quali fono d
f i i o . EJlc fono quefle: la pofìibilità,l’occafionc,dr ilfucccffò. Et come bc:ò?
Tercioche diffe egli,fcl'attione non e pofjente àf u fi, ella non
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