Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 119

feria
;
Ter le ingiurie anco che f i fanno l'un l'altro i
ce. Et-
l'afienerfine
,
in
fcrmegga,& inla mantiene. Tercioche
c àtutti dato da natura il
rifintimcntocome
confe
mento di fe JìeJjò
,
<&delle proprie cofc
,
Cotante & non pm fino le cofc,
che
fanno per lo mantenimento dellap
a
c
e
,della felici
quegli tre fini dcono
hauerlamira tutte letutte le leggi bene or
<fimate
.
Ma efii però fi
tiratidietroimgrnumero di
.
quali poi tutte,dallepiù particolari leggi ejfcr pojjònó abbracciate .E t f i può
con
poche parole dire,che la p a c c h ia tranquillità,fica neramente nelle leg
g ì bene ordinate,& bene offeruate. T epochefocile non fino bene p o fie ,
chor che offcrnatefileno,& efifegitile; le può nondimeno molare la
.
Et fe bene fon difo tte , & nonf i ojfiruìno, tutto c nulla. Et quello tanto
in
pochifiimcparolefia,quanto alla interiorpace della cittàQuanto poi per
mantenerla in tranquillo flato dagli
Jlraconfideria?no^he ella non dee
temere,fe non per
uiadi guerra aperta; o perdi tradimento. Mi tr
mento ne più ficura,ncpiu fiedita
ui, che le f
difiopriton,<& k pene à traditori
.
Ma la guerra aperta , o f i fa à
fe fa ; & quefia
è
fempre g i u f l a :o ellaf i fa ad offefa alt
giùfia mai,f i non in rifintimento,
dell’hdell'utile molato. Quesìa
fa rà fempre da quella
città fuggita,la qualefeliceeffere defideri.
fo,che non
la prendendoe lla , altrifia per
to fuo felice. Et è ogni maniera
diguerraforgepiù potenti del­
le noflrc,o dapiù deboli,o da
eguaU.Lepiù deboliforge,&
no temere, quando non uifia dal lor lato molto auantaggio d’altro
Le eguali f i temono,ma poco.La onde refia ch'altrif i opponga alle
E t ciòf i farà per due (ìrade,& nonper più. Ciò
f i , che elle non ti
affalghino ; oàfialendotinonti
nociano. Che elle non ti afialghino , f i dcon
tener.duemodi. 0
legandoVanimo.deloafiditoro,con nodo d’amorcio confon
dondolo col timore.Tgoiì dello amor fia Trencipi fino ta pace, quale bora
thabbiamnoi col TurcQ.il tributo,quale l'hannocol medefimo ifiaug ie ì. I l
.
pconofiimentodell'altrui maggioranga,conobligo
f i imponga,con u fi
ci,condoni,*!? con commerci di robbe defitoì,& de
fe ue nef o ­
no,con cotali altre cofi.Si confondepoi,epe f i f a
l animo del nemico col
timore,che egli prenda del tuo ingegno,o de tuoi
o della maniera del
latuarailìtia,o
della fedeltà de popoli : o degliaiuti che tu babbia,o d
odagli eflerniio
dallafortegadetuoi luoghi,&
di quefle
<Ùrfimiglianti altre cofi.Lequah fanno dubbio al più di te potente nemico di
afialtarfi. Conciofiacofa che la ragion diritta degli flati fia , di
tmuerfi
1...,109,110,111,112,113,114,115,116,117,118 120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,...142
Powered by FlippingBook