Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 110

del
propotto fine.
VAL. Et ao tanto elecito di fare,quanto no
pienamente lecito di dire pur
tutifatti di colui,di cuif i fcriu
0'
,
cote
fia
è
più
nuouaopinione.
V A L .
g è
nuoua
è
ella,ne fuori di
ragia
ne.
Tercioche qualunque
in
ifcriuendo andaffe
tutte le
attioni & tutti
i gettipuoi, da che egli nacque
:
fa
ridere,
dicendo,che
egli
poppauaygr
chep iagneua .TATg .
fin cn lkfihe.VAL . Et
io
ui dico anco di quelle, che egli fece in guerra
, .
od
ingouerao. Tercioche,per certo egli molte cofe f e c e & in fenato , & ne
fuoi
magi
frati,etnecarichi della guerra,di tutte quelle che noi trouiamoferii-
te . Et di ciò forfè dubitate? T .A T g .
come h.turanno gli hittorici bene o malefa tto
? V A L . Cer­
tamente bene.Conciofia cofacheper lo fin da noi
debbia quelle
attioni fole
raccontarci,lequali fannoal danno,o fua
o del
fuo
Trencipe, g r non altre
niune.Etcoterie fieffe delinearle
le co’fuoi colorìpiù toflo,chefare una piena dipintura di quelle cofe tutte che
accompagnano l'attioni. T A T g . Iouengohora dalla uofira, g r credo,
che
cofif a r f i dea. V A L . Ma ritornando alle cagioni interne,natura,
tO y g r e le t tion e ,op a flion a ta ,o di coftume, o di difcorfo;benefarà, ch’io
,
perche
noi meglio m’intendiate,le ui apra
alquafàccia chiare. T A T g . Coi
fi\haueteà fàre . V A L. Ter naturalo intendo
noi dal
le fàfcie portiamo ne nofiri animi, à qual
cofa. Si come f i legge, che
Themittocle fu da naturaf in t o aWattione ; Catone alla
vc alla guerra. Et natura intendoparimente la inclinatione agli affetti,gr ogni
altra. T A T g :\ Io intendo. V A L .
Et deefi dallo
di igeata cofifa tta inclinatione,però che ella porta molto,gr 'nell’attioni, g r
d n a t i
.
T A T g Voi dite bene V A L . ApprcJJòalla naturafono gli
at etcì.Et affetti,io intendo
i già fvegliati,ficomePira,gr lo amore,& lo
;
p
fioin a tto . Terò che cofiproducono
dciò in due modi, o per fu-
bit.
ino commovimento loro:grquctte fono fenga elettione. Et cofigli intendo
p er affetti, o per commouimento babituato:gr cofi e cofìume
.
ebenafeono da difeorfonudo,non nato ne accompagnato dapafiione,o dacottu
me alcuno. Si come altre fonopoi quell’altre che uengono con difeorfo
ttente principio in cottume ài
uirtu,odi
V
Tutto int
e cofi. V A L . Dee adunque l'huomo hiflonco,auuertitamenteVattioni rac­
contarci,fi che ci dimoflri,da qualeelle nafean delle già dette cagioni.Terò che
ciò
facendo,s'ellefaranno buone,& utilifiate allapublica,chi ad
[empiouorra operare ,fts fo rg erà di adoperarefecondo la cagione, laquale
haurà colui ad operar condotto. T A T g . Benef i a , ma mi d ite , puoie
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