Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 118

sindi' uoHri deli’hifloria,& con gli a ltr i, al bene & alla felicità di quefla
patria itoslra,& per confcgucntc di uoi
. Tercioche
tutti
lici i c i t t a d i n i , quittiè anco feliceciafhedu
.
d ifi i o u o i mi ba­
ttete^ meffer
donarmi,tiratomarauigliofamentcin alto, col dirmi il fine, PA
l'utik della hifloria, di cotanta maniera
.
Etfono
di
di leg­
gerla , con tale intendimento.La onde io
che piti partitamentc uoi
rò in communefi,che nonfolamente uoi,prendere potrete le cofe utili per la
à
no/lra Rj’publica, ma ciafcurìaltro, chefaitellar ci udiffe p e r fe medefimal
*
mentegiouarnento prendere
potrebbe ;& perquella città
n o . Et per tanto io mi
incominàcrbdaquefio c a p o E g l i non e
s
cru
ucntno, ilqmlc all'uno de tre predetti nonf i riduca ,pace, feditione,&guer­
r a .
E t nonbparimente attion alcunadella
per al­
cuna delle tre antedette,non f i fa c c ia
.
,
hapoi
diftinte
confiderationi
.
Lapacèucra principalmente f a f come in proprio
fondamento, nella tranquillità de cuori de cittadini
.
La quale poi fondata
neUe creanze loro,nelle leggi,& negli uffci dì ciafcitn ordine della
interrompe per popolar
foUeuamento
; o
per guerra daMa
deriamo quefle cofe più diflinto
.
Certamente egli è
huomi-
ni che concorrono à fondare una c ittà
,
hd'onde n
flirfl,&luogo da babitarc. Trcioche quefle cofe fino tali chefenza effe non
f i può
lùuerelaim a . La onde egli è f o r z a , chef i non l'hanno,
f i
no,ocontro à
magiflrati,ocontroà que'cittadini che ne hanno:o
che
èfiine fogliano à uicini.ll che è cagion di guerra.il mancamento adunque del
le cofe, che foftengono la tuta, rompe la pace: &
la confcrua &
dentro & fu o r i.
.Apprcfo, egli
è
di mtutti i cittadini, qualifi­
no per le leggi à gli bonàri della città introdotti, per contentamento dell’ani
mofaparte dell’animo
nostro,.«c
fienofatti partecipi.Tercioche
ne
fer prilli,& altri gli f i gode/fero, e nece/faria cofa che l'animoper natura bui
mofo&
uagodeli'bonorc fu r b i lapace ; <£r il contrario,conuiene che la con-.
midhnoftrafte
inqual modo iohauefiiad
le cofe,che al­
la felicità,& alla pace della noflra
città fogioueuoli.A che, rifpofi egli
quefio io farò di
boniflhnauoglia.Etperò
ad afioltare.Ma io ragione-
Za.Ve qualif i ciafcheduno fa rà l'ufficio loro dalle leggi commandato
,
finga
dubbio
lapace flarà ferma, & immutabile
.
Laquale o dapropri cittadini
f i
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