Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 123

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d'iAlcfandrò,& gornnarfì con mettperiglio, & conpai
unto-
ria.Et-da gran fuccefli di colui, & dallamilitia
degli
jlch e ì, & fece ci) efii,per un
bricuefeudomaggiore: per
ue hafiaja
fariffa M a c e d o n i c a , & fece armargli il capo
ucntredell'usbergo : le cofeie co' c e fiali:& le gambe
ue e f i prima erano ignudi ditutta
laperfona,& perciò l e g g i e r i& alla
-
ramacela deflrì,gli
uefli,&glifece .da giornata[aldi.Gli inferno anco ad or­
dinare le fcbiere al modo della
Falange
de Macedoni. Con
fola,mancandoci le grandioccafìonì della
no,intanto
che^egli fu riputato ,tchecon
fotterrà tutto
'
l'antico
ualoredelaGreca natione. Le-inali cefo egli r'uraffej'e uoi ben auuer
tirete,parte per uiadel mede/imo, parteper quella del
quella del
flmile. Molte cofe anchora eduedere,che
le cofe che di Ciro feriffe Senofonte. Et moli e .Alefandrò J l f f
>
fecondo che
altri filmò dagliHeroi
d ’Homero.ìliolà h,'.omini poi
ne go
itemi
c'uilifono flati grandi, f
oppiamoche f i u...[furo degli eff
Et ciò nonper altro,cheperalcuna delie tre manièrenominate. Di quefla ga i-
f a adunque uo'rei io,che i
noàrigentilh:Ìom'màjXrimnoi m e f­
fe r idonarào mio,le cofe tutuenute
alt'altregenne temp
nc trattagli deilefeditioni,et delleguerre, conuatiffh'o in giouamettto della
patria loro
;
& letraduce/fero
inufo di lei. Et non ho dubbio,che noi grandif-
fint&'rAceria trottereteperdo,nell'hiflonad’ogni manièra: & in ogni manie­
ra dà
gouerno.Mapiù
ferrga dubbio neglipublicbé. E t
tra quelle uiepiu inquelle,che più conformità hanno con la
più confkceuoleTgga di gouerno.Tcfciache non ue n’bforfè fiata
’laqitalefi f a nel
nofìrQjnodogoucrnata,&fìafutagrande Etnonmeflie
ch'io difenda bora à niunparticolare più
che ad ingegno bello ,
& dettato,quale
è
il uoflro, rio fora fouerch'io. Tojfendo Uoi da noi jlcjjò , da
quefle generali
regole,adeffempiod ì F i l o p particolare che
contrafe rra rn e .A quello adunque & cofi fitto fìneuoglio io che
eato
lofludio uoflro dellhifloriaf i che Uoipoflate
d'ottimo
re & cittadino,recare quando chefìa,Utile &
alla nof r a l\cpu­
bi',ca.Cofi fatto , adunque,& tanto
dito,ÒTail ragionamento di mef­
fe r
Gioitami.llqualecertamentef i mi piacque, èfrfì
fece egli penetrarlo
dentro all'anima,con la manieraforte del fuo dire,che io credo di non i f ordar
lomi giamai.Età noi come pare
di rio?Ma io ui ueggo attonito : & non
r ifond ete?
ì
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