Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 114

Etc ella altro che un giuoco la T
ragedi? L IO .
a
cotefìo
alcafonotimi
.
V
M
Tlg. State ad udir
fono Ig e
,
Igeine,
Intornini granA i, huomini mediocri, huomini
flo tti,
huomini dellap l
e
b
e
, gr
tali
a l t n è
fìa bene
. V
M T
lg.
E}f i
che n o i l e perfine
fentano
laT r a g e d i a ,nonfino neIgeateIgeine,nc altri tali
no gli hiBrioni,chefifengono c o f per giuoco le perfine di coloro, che f i in­
troducono.
LIO
.
fu c i l o ìificiafchcduno. T M T lg. Cof
g li hifirìoni
ueflitidegli
habiti
de Lge,grd'alt
Uri, gli ajfetti,le attioni
gr
icofum i altrui >ci apprefinta
chi 3
g r lem ifirie,& gli infortuni!granide gran
fittam en te,
che
commouonoaltrui à lagrime,& àpianto
,
c o f
per ifeberyp.
L I O f f . É ucro.
T M T l g . D a l l e
truggendo
lainfelicità degli buomini da lorodallaignoranza nata,
prende ejfempio alla fu a ,
g rha materia
guardarf i da.T
qlUli
i grati
Ige,chefonohuomini
fclicifhniriputati, mif i n f im i diuengono.
L1 O l f .
Coteflonon e
più giuoco, poif e
g è . T M T Lg. Cof è nel nefiro cafo.
Iddìi, f i come ho
\
t o , inperpetuo godimento delia loro
b
;
trottandof i ;p c r r.on
battere penfiere d'altro,che dif a r e
alégrichef i imaginajjero qual­
che giuoco : g r f i fecero l'Intorno.
Ttqualdi una certa apparente
diuinità, per ingannaref i
medefimifmriguardandoglinellafccna del mondo
inguifa di Dei
trauefiki;in quella maniera chenoi mh orna
ti di regali uefim en ti. Et ciò fecero e f i perche anco
nella p e r fia -
ftondi ejfer
dittino f i
medef i m o i n g a n n a f f c , g r in quell
di dittine hanno fembianga
:dalleqttali traboccando, cagi
ruine,gr
Icinfclìcità. Di che prendendo giuoco g r piacere D ei, nel modo
che noi ci prendiamo di IgeTragici, prouaffero la lorofelicità maggiore. Ml-
laquale
efii prolùderò perl'altro
iterfiodel
giocolieref i tengono Folcano,
ilqttalc co'fuoi mco'detti s
ridere. Et ferite loro ciò in ucce di
Com, gr gli Interrimi
con le
mifirie loro,per Tragedia. Mllequali, fi come à contrario paragonando efii
la loro felicità,gr perciò meglio conofccndola
cafone di maggiormen­
te cara
baterla
.
Et queflo
bil fruttoaal diletto,ch
1...,104,105,106,107,108,109,110,111,112,113 115,116,117,118,119,120,121,122,123,124,...142
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