Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 127

glia i . T e r
laqual
cofa io ui ho in riverenzafin
priegoàdirmi
.f i
noi
credete,ch’io
dicef
male,che
•l:>
/indiare radia hifloria, & nella
filofifia
.
'Bora
non
ni ricordate
diffe
egli
,r,c anco come
noi
dicci l
e
..'Queflo,difiiio
-,
'«iene
dallo
ho
prefi
.
Ma
pure io vap r i e g o , r i f o n d e t e à qudimandadàb o r a c h e
' non uoglio pia la
fatica diricordarmi corrilo
dicefli prima
quello io
fòdi*
farò,
rifq fe ilSardo, per tifar conefìu à
7{oi habbìùmo
udite fra
noi
-contefi della degnità de nofiri
nella fama
di
meffer Lancdoto
fuo Zio ; tiendelle leg
fla t i più degno che fi poffa fiere, appoggiatofià quefla ragione. Che per elle
fi
governailmondo. Meffer Camillo, per mantenere
fua opinione effere sla
ta buona inmutare fludi,dice con molte ragioni, che i fuoi fieno più degni. Et
io
abbracciandoquella di meffer Clemente, & una parte di quella di meffer
Camillo,che
è
l hilìoria: dico che quefli due reggono il mondo. In che
filofifia
è
uana.Et cofi in parte uoibauetedetto bene,& ih parte nò . Tref i io
quella r ifa lla
d i f i i ,
&
uoiflenga
ria,conofceteanco
/’
hilìoria. Sifinga dubbio
eg li
.
Et io ad
giunflio,mifino incontrato bene quefla mane à ragionare conperfina, laqua­
le intenda &
Vhifloria,& la fua d e g n i t à p e r ò ui priego llatemi ad
tare . Et egli
diffediuolerudire,ciòch’io
dire. Ond’io cofì comi
ciai. Dìo ottimo
mafìirao
,(
fe noi'fintiamo c o m e & ,co­
loro,che p i ù [ u n t a m e n t e
inteferodel’orìgine del mondo
)
di nullafece
& del Cbaos,quello inondo cofì grande coinè noi 'diteggiamo. Et
ornatolo
dicotanti ornamenti, il diedemano àflioi figliuoli,& ad altri Dei
minori; i qualifecondo la degnità loro il
, ò nel tutto, o nelle /ite
p a r t i. Cofi furono
leparti corporali di
diflrìbiùteforti
»
Et lafòrte del
_
più baffi di
luitoccò à Dei ìnfimi degli. I quali hchfis^pcura di fa r - j
lo germogliare
qui giù nel
fondo, ottedelleDeità,
& delle loro
virtù, & de lumi
fiuperiori. Dal qual germoglio
con queflo corpo,per regolare quantoper noi con
e
con l'opra ft
puole contingente,&
icafldclgermoglio. Da queflo noi potete compr
re tre operatori, tutti fra loro differenti.Dio,che nulla creò cofìginn mon­
do. Gli operatori del germoglio, che di picciolifim i fanno
m o li.
Et
l'huomo,
ilqualenell'arti fine,di piùfempre
cofì
fluita il Sardo
marau.glìoficon
un forrifooccultonelle la
Egli
èbene anco, quando l'huomo di meno,fi più: eie che di tanto, f a cotan­
to; &
dinulla, molto. Rjtppc le
labraail
ce di rifa, & diffe.
-Hor io ueggo bene,chefarn etica
.
Et
-
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