Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 135

LJ e
d.ilui raccontate molte mite da
filofmiete dire di Teli-
bio:dijfe meffer Carniilo.Et noi baurcie,difii io
l'animafua,
"pofeia che uoi i'haucte nominato.
Queflafaramia
■accufatc noi
Cefi
grande Intorno in que
diCofi beili,& cofi
allo
ignare
di uiuere
aita.ernie?
Tuttoqueflo b nero,rifpofìCamill
-
il difetto è dmio,pofeiach'io
non
ui
aggiu
la feconda cond
ria.Ecquale e
ela?
rifpofe egli
&
comefeconda
?
In queflo modo,rifpofl io,che
Li
prima fìffi l
narrare
cofeuere;ldfeconda,cofetra gli huomini fìguitc, epr
la terga,
per
infegnàr
di
uiuere uita
ciuìle,quantofi può beata. Et qual
f i p i
v
diffeegli,la
feconda contraTolibio?lfonpiù contra di lui,rifpofì io fa el­
la,
che contra qual
fi uoglia che ilfkceffe.Teroche
racconta
le
feguitcsofe,
egli fla dentro a termini fuoi.Ma quando ei paffa à ricercarne
le
cagioni v.afcofle
, egli diuien fìlofofo.Et io
,
rifpofe
tuttig li hi
fiorici,piffero cofì rnifli di Fìlofofo, & d'bisìòrico,comefì b
coteflo
10 non
miimpaccio,rifpofì io ,Maquale opinionportate uoi delladifpofìtìone
,
conche egli ordinò l hifloriafua?Io nonne pòrto uéruna,rifpofì io
.
Terciochc
11 timoreprefo,non me nè iafeia entrar alcuna ; & ha ch'affo l'entrata à tutte.
T irnordi che?diffe il T olito. Timor di nominare
b hifiorico,rifpofì io
Voi
hauete
adunq;,diffeilCutaneo,di nerocuor di lepre. Ma ditecene almeno
alcuna cofi ingenerale .Tcrciocbe io fento hoggidi farne di gran rum oriM i
contrariò degli antichi,i quali nonneparlarono mai, cofì l'hebbero in poco.
JLmfi, l’hebbero e fi in troppo,rifpofì io; et f ì la temerono, che
non
neropure
di
guatarl. Terciochc nel nero,ella
b
di fiero uolto.Fatelaci
uedere,diffe meffer Camillo cofìflera.Et in qualguifaper Dio,rifpofì io, co que.
fio cuore di coniglio?Seperauentura nuoua ifpiration di Clio, non mene dona
ardire.Et
e’
mifembra,chedi già io'Imiferitafa lireper le
diffe lo Strogqga,& ditecene Quando noi dimandate,riprefì io alhorapieno di
nuouo
fpirito,delladifpofìrionedell’hifloria, noi dimandate dell'ordine&
uorrefle fapere,inqual modofi deano ordinar per entro à lei le narr
del
ofi? Cofi per
certo,diffeegli.Et ordinare, riprefì io,dimandate
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ne di tutte le
cof,&ditutte le
fcierge,&ditutti
dell'hifi ùria fo­
la? Dì quefla fola,diffe il Catanco:& uoi
un huom eflremo,che da
nulla uoglia
falirecitutto.rNjonmarmàglia rifpofì io.Terciochcfono io bora
gonfio di
queflo fpiritocomeunpallone,chenoto pur non
et pieno noia.
Ma iofono contento di non
inacrarmìfrnaui balzerò iv.angi
.Egli e
ragionediffe il Tolto,che uoipoetico
che hauete entro
1...,125,126,127,128,129,130,131,132,133,134 136,137,138,139,140,141,142
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