Franciscus Patricius: Della historia diece dialoghi - page 139

pcjla,
quandoaltra parte non nafea da altra. Tercioche
l'ima nuderà fera
per primieraall'alt ra.Muderà à ragione. Mas egli c ciò,farà tra lor dìjferen
%a anco
ditempo,Sifera di
ncccfiità,rijpofepreferite,
rìprèfdojt di difcemerc
dell''attiom ,odeUèpartinauh
prima
in narramentobifionco,
& qual feconda Quefio b bórr
rifpofe egli. Come adunque cene allegreremo
queflo io non
fo,diffe egli;'&
bifognapòrmft'penflerjo.Mirateper gratin ih queflo lat
gimfìdo, aiutatemitutti: Seellèò partito
et recheranno fic o
mima neccflitadiordnarle
io
inanzjo dietro,noi non'le
potremo
tà c o f difporre.
E
ogni necèflitàche
nò^Aio, f e non
leuorremndryared'ordimche
l
o
r
daremof a Sara per
derfùxi':'Èt-hiSt^ò arbìtrio è di narrarle ,
o
:'ftèfoòifùàjfij
fpqz$andole in diuerfè.Et
a me
fembra,cbe tri altra maniera non
f i
fornente n
ò
. Màwqualdedue
Kvjdiirìpreftnoi nonfipJ
p i amo ,
Sfibròèfli: &
à udìtocca ci Srlot,pofeia che ui
siete e
Egli e ben
ragionefiifpofp io t'& io nonmancherò S ricercarlà ,però:tiofcòiìt~'
fitmeJLt pertanto mirammentate.fiori dicehnhonoipocò anzi,che
racuradeiPhifiorico era,ràccònt'ariluero?Sì. Et la feconda
deli
l ’intendimento rdtnd?Et queflo. Et che iluerò f pótea,eir cónfifo,<fi
tofiiri?Cof.
Ma lo intendimento
ùenirefo Da qu e
quefle
attionifoparfic h e
tioialprefente difcorriathqhanno tra
raldislintiòn di precedenza Jìqò. Conuiene adunque chegliele diamo-tale noif i
ehefacciaper
l-ó'dijfetiotoròj&’per compimento dellò
Colimene}
(bn%afòlio
.Et ciòfarà in
le intiord\,òffiefigutcfQueflo b quello, che ci da difficultà,
millo:
& e uoflra òpra fa r locipiano. Etto credo ,che egli fia meflieri dì
'
dì—
mdere cofi, foggiunfi io ;
chefe elle intiereci deano maggior,ché'
intiere l e narriamo
. Etfe{pegfiàte maggiorela cideano ,ch è f
Eo i dite bene
co fi in generale ; rijpofe.egli fm a dpi uiuorrem
E t ìo feeniero per compiacerui , s'iopotrò. Maprinm dell’attioniòfpa>fe,Ò
legate
aduni
fine faùeilia7hó^& pòidelle
.
, comep if i
iu'aggrada , rijpo[c
égli
;
& il Cutaneo : Or'io dico
n i é
,
f i f a , che più chiara
c o fnition del corpo
coV
fi legato inflerhc,chef e
eglvntueàtfi qià unmembr& colà un'altro ,
modo che fu fparfo Mbflrtq . fipn ha dubbio
i 'Làle*
gatura adunque f i fW e p i u chiaro conofcimento buoni
. L a U?
gaturailf u . Et cofi ancoà ragion nell’attioni
medefmo la legatili
4 . f i ragione,
Èt/dhcilaìjpemtrzailmiolefiiprefiio;percio che cefi feA
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