Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 505

oso*
Ai
multe lette cofe
.
La/cianJo io adunque di
f r efo tte di raccertar quelle lodi
,
che
fono fi prò
prie di uofira Signoria zebe A tra non uba par­
te
, esse
lafciando la nobilita
, esse-jfteste
altre do­
t i del corpo , dettanimo, & della f o t una
, le-
fjtèàlifoglio talhor te/Jrr'col f io dàìfiieì uerftQ
esse*
lequah fono in ogni modofu e , àftSPFfoati-
j
A o
ella tcnefjè altro nome
;
vengo pur ad effo no-
Jj
m e per m ofrar quel che fuori delti fo r iti fùoi
ho fofp/ntc in luce
. So che
uofira Signoria fa
chel\fuo prettofo nome
m i
primofuono fuo f i-
grafica guadagno preffo agli orecchi de latini.
È t Platone in quel dialogo intitolato H ipparco
diftutando molto del guadagno y & di colui,
1
(he delguadagno è bratnofo
,
poi thè tre definì-
[
tiom delguadagno diedefecondo la openione di
alcuni apparenti filofofi
;
mefje in luce la fu a,
j
effe è uera. Delle quali la prima
falsar
era di
alcuni antichi dicenti
,
che coluifoffe difiderof
d iguadagno,U quale haneffe nettammo di gua­
dagnar in cofa non degne di Siima : La filanda
a ra , che il bramofo diguadagnofufie colui, il-
qual per le tifititubile appetito tutte le cofe, an
àcer le m inute
, esse
tilt marauigitofornente bra­
m af]e ,
esse
in quelle medefime cercaffe il gna-
Augno : La
terZji difintttone diede per la ope­
nione dà quelli, che tenevano efjer honorata co-
f a , in quitti cofe cercarguadagno nelle quali
1
g it I)uomini cThonor nonfareblono ardiri difa r
guadagno.
Dalle
dette tre definitioni, non
m olto differenti
, nostra
lllufire Signorìa com-
fr e ttier può in quanto errore erano foe* Filo ffi
am ichi#
%
1...,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504 506,507,508,509,510,511,512,513,514,515,...516
Powered by FlippingBook