Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 496

ma collocato dalla natura alquanta più baffi
-,
per
dar luogo alla m ilfa , pigliera per luca*
ti tutte le cefiioni. Cofi a quella parte delle pop­
p e d e tta da Greci M ivo: ouero t oue il/an gu e
.
Jì contierte in L ute, fono da dare tulle le tra*i
sform atiom, o per autorità
,
come alla infima
parte degli orecchi e dato da uoi il rendere
alcuno ricordevole
; oso
anco il chiamare alcu­
no ingiudicio
;
percioche per quefio y & pct
quello fecondo l'outtorità di
P
'linio foleua effe
v .
re
anticamente cotal parteficoffa , Et perfaruù-
più noto quefio thèforo, fra alcuno chefi pròfon
g a voler elegantifiimdniente feriuere alla fu a
ofimata Donna
,
lui comprendere da chiarifil­
m ifogni, che effa lo babbia in poca
7 1
im a
, oso
mafiimamente da quello
,
che egli mai non ha
potuto rammollire in parte la dureffifa fina
,
Quefiofuggetto tiene tre principali Jenfi, li
-
quali qualunque
,
leggermente nella nofirafi--
brica introdotto,■fapra di filato come
, oso
tri
quatti modi poter dire. Vercioche effóndo pri­
ma ammaeflrato, che per li figni detti?umano
volto fi può pigliare iuditio dellefecrete pafiio-
;
ni dell'animo ; egli al luogo deInoIto troverà ap
parecchiati tutti ifimplici
oso
copulati, per U-
quah talifurono, detti da gli antichi
. E
t cofi
potrà afua /celta occupare quella parte
,
cheg li
parrà più acconcia
.
Appreffofe dtfiorrera con.
la memoria tutto il corpo humano
,
troverà pre f
fio il luogo dettangine quel cerchio fitto uefiito.
tfilhor di nero,da Greci chiamato
et efendo
appo
lo ro jC tm td
wjrgnfrbÌQ ,m ctM fa -
-
1...,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495 497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,...516
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