Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 498

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^
,4
fiori de*lu&gfyi, che fono cento fopra quel di
Metrodoro
,
fui ch'io babbia un poco ai tempo
dt notare lo Alfabeto
, s a
di ciò empire quefia
fabrica
,
potrà afuo piacere trovare in ciafcvn# \
duefeluc, una di cofe, L'altra dì paroU
,
A M. A G O S T I N O A S B I O S O *
O
ricanuto lettere da uno gentil»
Èj
8
Intorno
sa
cafìellano
di
Friuli,rie»’
H g E l B
co
sa
figliuolo al fuo padrefo h t
dquale per ejfere flato altre volt# .
fiotto la no/ha dijaplma, mentre leggeva laicap
sa
per ejfcrmi compadre, & parte de Panim i
m ia
,
perciò che il rimanente fiete noi
;
mi pre»
g a flrettamente che io g li trovi cafa più vici»
n a
,
ch'io pOjJlt, a avella in che albergo
;
alle»
grondofi meco di citilo che ha ottenuto dal pa­
dre di poter venire
,
onde andandomi perla
memoria le parole
,
che mi dicefte di uoler cafa \
dager u ot
,
hommi ouifato, che farebbe ben
*‘
fatto vinte le due parti deiparima m ia
.
cioè ds
riporle amendue fitto un medefimo setto
;
ac­
cio che venendo io talhora a vedere P u ra, non
la troui dalPaltra dtuifa
.
fe voi mi amate
3
d i-
/ponetevi ad incominciare amar cofhti : perche
maggior piacerefare non mi potrete, che effer
contento di batterlo caro nella vafra compa­
gnia , in qualunque modo in Bologna alberga­
to vi troverete. ilgiotutne gentil incorno
,
olert
che mobo la uofira buona natura m i rappre-'
fe n ta
, è
tutto gentile in fittevi e canti ,
s a
ne!
*
1...,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497 499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,...516
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