Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 351

ifS
si T R A T T A T O
bino
:
ilqudl
,
come prima uenne alla luce
3
fu
abandonato dalla u ita
.
ilcbe fecofi fi*ffe,
0
che uno eloquentefcriuerne uoleffe; Ifoarebbe a
riconofcere ilnafcimcnto dall'arte di colui, acui
non mancano te(limoni ; iquali arditamente af­
fermano hauer ueduto , quanto ho detto.Adun­
que, quando io
disci
alcune cofe poter effer por­
te alCeloquente dall'arte,non intendala io alito­
ra dell'arte fua medef m a , pertinente do t Alo
eloquente
;
ma di alcuna arte o d'ingegno.o di
A tte
d'hir
mano
. Et
le arti d'ingegno , che poffono appdr
gegno.
rtcchiar materia all'clloquente, fono tutte le (fe
culaitue [acuita,
0
tutte le arti nobili :
quelle di mano fono non pur le arti mecaniche
,
ma i loro effetti. Il perche diciamo tA effer non
pur Varchitettura
;
ma ilgià fatto edificio
,0
la
naue
;
0
quando Vhilone architetto parlò a g li
Jkthenief dell'armamentario
;
l'arte fua alhor
g li fu materia . Or quantunque [intento mio
non f a di trattar al prefitte dell'artificio, ch^
ila in cofiurne lo eloquente dare alla materni\
nondimeno perfar meglio uedere in che fia egli
differente dalla materia , poi che efeono da
i
medefìmt principe
,
ma non in un tempo mede-
fim o,ne nel medefimo modo
;
nonfara perauen-
tu ra inutile di farne alcuna parola : che cofi
/ pero deflar nel uirtuofo petto di uojlra
Eccelle/*
t t a
,
quello ardente defiderio
,
che merita la di-
g n ita del detto artificio , per efier unico f r u ­
mento delti eloquenza, perche effo folo può
aprir largamente tutte le uie Ala inventione,
Ala dtffofitioìH ?
0
Ala tra tta tivi# . V iw
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