Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 359

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.
T R A T T A T O
Artifìcio
alcunaddle arti diuerfe da quelle
,
dalle quali
luche mo \
.
n
-v • ' j »
do non
fintene la materia alla penna, per me\o.ctoe de
possa
unUJqptj tQpiùyiouditncno in qualunque ancora ati
a. nU
tKf*mù(£ l'artificiof i parte dal?eloquente al Le- .
tu fido detta materia
,
non fi può unir ceruleiJett
\ \ il triezp di qualche cofa ancor lontana da i
fu lti topteii ilche non f a t i m ateria, laqual
Jcpipre mene all'eloquente fenga alcun m e\d~
no
,
ma
q u a l
,
o la natura, o'Lajofóaìturi ar
? ^
te Tha prodotta
.
E t, per nero d ire, per qual
artificiofu meT^ vennero fiotto lo Sili di F iatò-■
ne
oso
di Arifiotile molte materie pertinenti alti'
natu ra, che per lo adietro non furori trattate
.gìamai * per qual rne^o di artifi(.io L\ confa prò
bilione
,
pro
Sex.R
o/'cio, pro Quintio,
oso
altre^
fin tili
,
che dal cafo procedefièro, firacam an -
daruno alti eloquentia di Cicerone? per qual
finalmente rilego di Riretorica l'armamentario,
effe uenne dall'arte di Fìntone, tlqual fu am or
eloquentef i diede ancor ad efferati Athene ma»
/e ria , ddLiqnal Fintine bauefie a g li Athertiefi.
eloquentemente a partire
? oso essi
che delle del
t$ materiejcrifiero, o parlarono, nefirfièro,o
partirono ,fe r i\a tifcurle da parte
, oso
fenzfi
rnofirar di partir di altra cofa,benché confim i-
le : anZj»
mentre fopra t i penna ofopra ti lin»
g u a ti rieevettono, permeZ? di alcuna delti
pafooni
,
o di alcun methodo, odi altra Cufa»
che al fuo tico direm o, ?artificio aggiunfero-.
poti ebbono bene
i
c a m p i,y altre cofepertinen*
ti altagricoltura
,
quando vennero fitto lo Shl
di Virgilio,hauerportato art effe loroalcunme
1...,349,350,351,352,353,354,355,356,357,358 360,361,362,363,364,365,366,367,368,369,...516
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