Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 361

T R A T T A T O
le qu.di la materia particolare fuffe
questa
V I ' N V T A D I D O N H E R C O L E -
M E L L A S I G N O R I A D I F I R RA-
R A .
Or
che doma far to
?
doma primiera
-
*
fnsntc
.,
comefe c i
,
uederfe negli ordini miei
frouaua alcuno artificio ridotto all'uniuerfiale *
ilqualm i poteffe mfibrate tl camino Ala t?at-
m ateria , 0 confidi rat ben le circofianfe fue,
tirar dall'alte'Zfaa, quell'artificio umuerfale *
thè piùfuffe ii aio accommodato al nome della
perfona , del loco, 0 delle altre circofi a n f e
,
0 unirlo talmente con quelle , 0 'quelle
h i : che dell'mime)J'al artificio, 0 deliri p i* a -
colar materia haueffe a riufii e un corpo filo
pieno di corrif i ondofae : perche io mi ricorda­
va hauer letto in Gal. nel libretto de opttma eie
Oione ,fcritto a Thrafibulu,
le particolari
ca-
gioni , ole inferm ità, che dir vogliamo, 0
1/indKdn
njn communita , tu quanto communita, da-
deiie cofe
re inditio delle cofe utili : perche ueramente co
-
ralle***1
fi comt nonfi^ te ^ar
^
o d iern a apprefi nella
gioiti par
fua
e.
mmunita, in quanto commuiuù,Ala in-
Ucviari.
j ; rmit4 tlf un particolare , Cein quelle non con­
fientono tutte le circoflange dell'infermo, nel
numero delle quali uengono quefle, la cagione
,
fi loco patiente
,
t e tà
, /
cfilam i, le grandezze,
0 picciole\fe degli accidenti
,
la natura, le
f fagiani
,
0 le ragioni
;
cofi non debbiamo ap­
plicai e un artificio fitto w uuerfile, in qvantf
taticne di quefia materia particolare
0
(è ha
nefii trouato pii* di uno
,
qualmente iftrouaifaT'
mio officio era di correr fubito alla particolar
1...,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360 362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,...516
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