Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 358

DT L L E MA T E R I F.
% i i quelli lochi topici a
MA I OR I , san Mia
[ • NORI , Ex A
fia rediens cumab Aegina
Me-
garam uerfits navigarem
,
corpi egomet regiones
circumcirca profpti ere
.
poft me erat
A
egma,an
te Megara,dextra
Piraeeus
,
finifra Corinthus :
quae
oppida quodamtemporeflorentifiima fue-
runt^nuncproftrata
sa
diruta ante oculos ta-
!*
cent cxviegometmccum /iccogitare
, He?»
MmoHìomuuculumignamur, fi quts noflrum in-
\< terijt, aut occifus efl, quorumuriabreuior effe
'
debet: cumuno loco tot opptdumcadauera prò- '
iellaiaceant ? Visne tu te Serui cohibere
, sa*’
memini
ff
e hominemtc effe natum*
IT
abbiamo:
detto dell'artificio,che può effer tratto dalla na­
tura,
sa
da alcuna delle artiper mefo di alcun '
y r t< i fonti topici:
sa
anco non
è
traiafeiatoquel,
|
chefuol uemr dal cafo ,fe fiamo flati bene dt-
*
|
tenti : ìmpei'oche fe la morte uiolenta
,
fi come
|
/opra difri, e dal cafo
, sa
che nel?efempio del-
*
I
Li natie pereoffa nello fcoglio fia slata moflra
J *
r
fegut cheriabbiamo ancor tacitamentefatisfat
- 1
to aUafo : ne cofa incontteneuole è , che un# '
ifleffò artificio fia prodotto da alcuna delle arti
f
C rdal cafoinfieme, f i come ne anco, chetino'
argomento nafea da più lochi ad un tem po
. s a
m vero, fe quefiofufiè il luogo da trattar l'arti­
ficio
;
darei molti efempi non pur del cafo
;
ma
ì
dt cose
aticor più nobili pertinenti a lui:
Per
la
-
I 1
qual cofa il tutto riferuaremoal fuo trattato
V
J
Jalno che perfar ben conofcer la materia
;
dire
-1
mo ancor quefio, che quantunque I'a rtifciò non'
pafim pre louat\(iMlk rimfta*, ''daboafó f o dii*
1...,348,349,350,351,352,353,354,355,356,357 359,360,361,362,363,364,365,366,367,368,...516
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