Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 350

D E L L È M A T
t
R I E.
do adunque lo eloquente di alcuna delle predet­
te nel modo, che Dio
sa
la natura l'hauejfefa t-
ta ,c r no.^ancor Tarie fi potrebbe dir cofifiu ta
materia
,
ejjer mimjlrata all'eloquente della n<t
tura, ma JealTeloquente piffero apportate cofe
pertinenti ad alcuna confa ciuile , o ad alcune
rei per alcuno homicidio ofu rto , percioche det­
te cofe nonfuronofatte da Dione dalla natura
fua mnujìra,ma figlio no venire dal cafo;ragiq-
neudmente f i direbbe
,
che dal capigli fuffhro
mejje davanti
sa
dt quefio filo r\iernbro fece d i
%
fopra mentione O c. in quelle parole. Qjtx.not*
ah oratore panuntur
,
fed ad oratorem a caufk
dtq\ a rets deferuntur
. Ne
li
dubbiamo Ufci.tr
confondere dalla vicinità
:
imperoche m entre
,
pergratia diefèmpio , l'altrui morte cade fitto
10 shl dellofrittu re
;
eff'o dee confiderarefe ella
è naturale o violenta : chef i naturaifujjè,qual
fu quella di Anchift appreffo Virgilioda duurpb
he nconofeer dalla natura : ma Je fujfi violen­
ta
,
qualfu quella di Daphfi,di,
M/seno, dt Est-
rialo, di N ifi
, s a
dim oiti altri : dovrebbe dir
hauerla hauuut dal cafi . ne pofiiamo noi dire
11medefuria del nficimcnto
,
ilquale nel nera
non può ejjer
,
fenon naturale
,
(fual venne alla'
penna di Virgilio , mentre era per corriporre
nf>
Tegfaga
>
che fcnjje a ? olitone
.
è il vero , che
prodotre»
ancor vive una perfona nobdfilm a, dettfiim a,
Fer
s a
difuntfilm i cofium i ornata
;
lacquai benfhe
j>icch i.
vergognofarnente
,
pur confejfa hauer per arti­
ficio di lambicchi
s a
d: altri ifiromenti accorti-*
.mudati adoperagli pi* amn prgdftUjtMjfrdrth-
1...,340,341,342,343,344,345,346,347,348,349 351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,...516
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