Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 430

DELLA I MI TAT I ONE 137
a preZjo ; cofi il nofho ordine ci mette auanti
altrimenti la femplicità duna materia , che
parla d'un fanciullo, altrimenti di quella
,
che
tratta d'tm paftore
,
0 d‘un ruflico : altrimenti
lagranita di quella m ateria, che tratta dell'a-
nima : altrimenti quella che parla dettitelo., de
*lt elementi, 0 della Rep. ancor che tutte quelle'
cangianofitto lafirnpittila , & ejueflefitto la
granita
II quinto grado comprende le locu­
tioni proprie
,
traflate , topiche
.
El le proprie*^1***
fino qu elle, che a gutfa idi carne deono effer
meffe a 1 lochi, che la natura dimanda peli
. .
corpo dell'eloquentia. ilqual fir i\a le parole*
m agia apparecchiato a riceuer quelle non altri­
menti
3
che la materia già fa tta tiicina alla
eloquentia
, sa che
già foff 'e dal!artificio aci\
concia
s a
diffofi.t
, s a
laqual fi come un corpo
organi\atti y ma fico defideraffe la carne
,
èie'
e
u f i ( A
, s a
tutte le fue parti n o teriem p ile
,
s a
fiefio ancor noleffè mofirar non U carnài
*
ma i uejliment i ,.
s a
quefli fino i traflati
:
de
quali traffati quelli , chefin f i àdoperatila tu t
tig li autori; che nonfanno Mi
fia
di effer trofia
:/
t i , fitto la pernia d ì tu tti i buoni corfero,ag u if
fa di quella parte de ueffimenti, che affètta be<s
ne a i pieni del corpo,
s a
paiono effer nati con
eff'oloro, oue ferina vaghezza di falde fiu ni-
f cono co i nleui : ma doue per le parti, che
fcaggiono, non può andar cofi fatto affetta-,
mento, han luogo le faldé defle parolecioè l*
trajUto deflartificio dffFautarffolo. 'Eb+tper
.*
che il Móflro fiffo gradò htfègnjfita.qtMnfofofi^
1...,420,421,422,423,424,425,426,427,428,429 431,432,433,434,435,436,437,438,439,440,...516
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