Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 438

D i E Rr A* N C
.1
A. . W
cord
m Cielo
,
per laquale potrà nofira Maefiù
tfiere fimde a Dio
;
che per. quella delle arrqi
mi rendo hormai certo altifim o R e , che la
Mae/là uoftra habbia già comprejo dalla noce
oso
dallofin ito mio %
eoe
quella regge
*
la ifieffa
uoce C / lo medefimofiirito del Predicatore Fai
fiumano ; a
chi
effendioda acerba prigione
,
g ià
' per più d'uno.awfp uiefato il, potere venire a i
piediJiioi
,
vengo io
,
cjie Hnicoefionfitittofia-
fellog li fino \a n X j uiene effo medefirnoin un#
altro cqrpo, poi chealfttoinfi duro c/rcere è ri­
tenuto
,
dal qual t if ila nofira d cm en tia l*
può liberare. & in nero anicinandofi uofir#
Maefià conia ampifi(magrandeffifa fina a O ri
per le infinite altre fue virtù ; fisiche ritenga
t i mifiricordi*
»
che non ti Morrebbe. ufiire dà
fin o i neffunogrado le mancherà per aggiunge-
re
a quella divina parte , attaquale filo antan?
.to R e, che t il prinio del mopdo
gloriof a
mente pervenire
.
Ne.dimando, q u efta fa fyi-
cordia Sire
.*
che dadagiufiitia dt'vofirtgiudi»
.
ci potrebbe ancorafinalmente,venirti ma quella
fola,che nel clementifiimo petto dell'alteZjta
nofira vorrei deflare, dellaquale per neffun mo
.
do ifvoigiudicifuffero partecipi , ella dee certo
efiere talmente di uofira Maefia., che altra por
fona non ne fia per hauer parte alcuna ,
,.Nom
voglia Sire il faptentifiimo giudicio no(ho ri*
conofcer la divina virtù della mifericordia.dal
Configliode fucKgiudieij perchenei nero ella
non farebbem ifiricordia.,m a piutofiodebka
ragione
j
la rtconofi* filo d a ltifia in fifa
1...,428,429,430,431,432,433,434,435,436,437 439,440,441,442,443,444,445,446,447,448,...516
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