Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 303

Ìi8
GRÀMMAT . DI Me '
conituitione copulativa
. E
t d i
I L .
Articolo
fcrnplice
. Et
per cotale fifittole tifare
.
Onde non
farebbe da dire y
E
L Sig. D atario
e
gioitane .
Ma ,
I L
Papa ,e'l Sig. Datario fono jftoueni
.
Si hene .
Ouero è campofio di
E' /cr'saae
perfona
del turbo fofiantiuo
, oso
del detto
I L.
L i b a ­
li ambedui compofii dal Vetr. fino u fali
.
dout
d ice
.
E
del mio vaneggiar vergogna è'ifiu tto,
E*
l
pentirfi e'I conofcer
.
Danno li/opradetti articoli
I L .
Et
I/O .
per loro plut'àli.quefle quattro noci
. I. E . L I .
GL I .
Benché io mi creda il fecondo, effere nato
per la mutatione
oso
affinitadc di
I.
Et
E.
come
appare in quefia uoce difio ,
oso
defio
oso
all'ulti­
mo ni $*aggiunge G .quafìper imitatione Greca,
li quali ogni nolia ydie dopo L. figuita ì .per
G.
li
pronunciano .
N et»
quello che al fif&ficato ap
partiate t fia loro alcuna diffenfione folamente
collocandoji,f i prende differenza. Percioche li
due prim i yconfupimente inariZj afifia n tiu i
, oso
/tdiettiuif i collocano
>
ma
/
due figlienti più pro­
priamente inanz) àfifian tiu i.
Et
l'ultimo inan-
\ i a fifiantiui che da vocali incominciano
.
O n­
de g li anim i,
oso
non li animi diciamo
>
percioche
talmente dicendo
,
fuono troppo languido
oso
mal
pieno
nehiufiirebbe
.
Ne
fòlio pero fiempre le dette particole da chia­
mare articoli, perciocheferuono alle uolte per
se­
gni
relativi
osoper
pronomi
.
Segni relatini fa ­
ranno quando Significando alcuna cofit, come d i­
pinta dal?altre, fuor d'alcuno uniuerftle come
s’aleuno
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