Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 295

■H O
E S ' P O S I T I O N E
Contra colpi d'amor però riandai
#
• «
Secar ferina ./'offetto
. E
pocofitto
.
T
roiiarnm i amor del tutto difirm a to
, •
F
f aperta la nia tur g li occhi al core fa'1
* Se
a d u n q u e
dice efjere sìato colto da Amore
,
perche non li parca tempo da far riparo, il perche
Amore lo trono tutto di-formata : come può di) in
qucfto . C'haucua r(fretta la uirtu al core
, •v
Quando tl colpo mortai la g in difiefe
?
M a
*non ci daremo quella maggior cura chepò
tremo ,fe non di dire a punto la mente del Fefrar
ca
,
alm tn di dire cofa neri
firn’
le
0
non tirata
per captili y metteremo adunque in me\o due ef}>o-
jitio n t, accioche di loro una almeno pojfa effer ri­
cevuta
.
L a prima fa r a, che talhor quefio verbo
Jcffantino
. Io
fon
,
tu f r i , quello è ,fognifica ri-
trovar
fi
,
nella quale fignificatione
,
0
nel mede-
fim o tempo preterito imperfetto la pofi alfe
8
6,
i
Alfa/ tre dì creata era alma in parte
. ■ . *
Che fognifica yfi trono creata, ma in quefio
luogo ha quefia particola di tempo reddittua
,
quando,
hi
che infieme hanno tal relatione che
0
il trouarfi
0
il quando fa btfogno
,
che fiano
urtefi itt uno medefimo infilante
,
come fe due cor-
rejjtro ad tino tempo , per giunger incapo d'una
pfrigga
, e l’uno
f i f e già pervenuto quando l'al­
tro era nei me\o
. il
umeitorepotrebbe dire
. To
era ni capo della pianga, quando tu g im g efii al
m e\o , onero tu eri in rne\o dellapiafaga, quando
iogrunfi al capo di quella
.
Eccovi, come
,
quan­
do 0 era , riguardano uno medefimo inftant
e>~
tiqvalc relation di tempo , in molti modi dicono i
1...,285,286,287,288,289,290,291,292,293,294 296,297,298,299,300,301,302,303,304,305,...516
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