Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 302

%G IV L I O € A M IL L O .
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ventiaJ't ritiene , non ha bifogno di mutar altri -
menti il fuo figntficato
,
ne altro importa, che ne­
cef i tate y dove quandof i dice b:fogna , quel vale
,
che uolginfelinamente chiamano t plebei faccen­
da f
sa
che meglio
fi
puoti dimandare ilfatto,
sa
più l egguviramente
.
D E G L I A R T I C O L I *
Il
nome mafehio defederàfempre ìnanxj batter
nel fingolare numero un di quefei
I L ,
0 L O .
Liquali nellafignificatione convengono , ma nel­
la collocatione fono differenti
:
percioche IL.un 0
le effere regolatamente auanti a noce, che dalla
confonante cominci yfoto che doppia non f a
:
ma
LO , ttuno di due luoghi bram a, onero d'efferprt
posto
a noce incominciante da vocale
9
onero da
noce incyritfhiante.dageminata confonante yper
tem pra l'afprefza che rifultarebbe dalla incul­
catione di tre confinanti . Onde appreffo di que-
/?/
che rettamente parlano
,
ritrovante le p iù uol
te loJìratio
Et
non ilJlratio
,
lof f iritofay 'non
il[pirito
.
Quefio medefimo articolo L
O.
Suo­
le ancoraprecedere molteparole incomincianti da
M
.0 da
P .
il perchefi trova firitto
,
per lo mon
do
, sa
per lo petto . Et inari\i ad
N .
fp eff?an­
cora yper lo noftro cielo.
Et
appreffo di Dante
innanzi a G.lo giorno fe riandava.Bocciar
11
a
P.
ha ufato lo lago
Et
ca.
1
6
y
Per
lo dilette­
vole giardino
. Et
per lo bel giardino
, Etcae. i 65*
Per
lo quale
, D I
E L , non parliamo percioche
effi non c articolo fem p lk e
.
ma compofio di
E-,
F tese*
1...,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301 303,304,305,306,307,308,309,310,311,312,...516
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