Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 301

I iK G R A M M A T . D i M.
questi corali
non tifarefe non il plurale in i L ’ut
tima nel fopradelto ordine ter^o ,
suole
effer d i
due manitre in quefio modo, percioche o ueramen
le il plurale ha naturale
toso
proprio , ò nero per
commutatione
. E
quando diciamo li campi,li oc
chi
coso
fimili , cotah plurali, finotnaturali
, pfr-
ciochegia
rie
detto il plurale in
I,
tenere la natu­
ra del mafehio : rna quandofi dice li fasfiJt pra­
ti , cotah fino per commutatione
,
che cofi come li ,
plurali di quefie tre noci rifa
, oso
quadrello
,
d i­
ventano neutrifuori della natura loro , percioche
hanno in cofiume i chiariJiritlori
, oso
illufirifii
dire
,
le rifa
»
le quadretta
, oso
non altrim enti
,
cofi li fa sfi
,
li prati
,
fono mafcolini ferina hàuer
riguardo alfuo primop e d a le d a cui ef i difen ­
dono ,
oso
fino rami '. Occupano adunque qve-
f e (juattro uoci
,
in fid e , Vuno
oso /assero , o per- y
dir
meglio commutarla in quefia guifaSx quefia ■
ultima fchiera
,
rif i
,
quadretta , fasfi aprati .
E
ì
in cotalguifitfanno luogo
.
-
H
acci etiandio urialtra compagnia d i nom i
,
li quali
,
percioche Iranno il loro[ingoiare biforca
to ,
oso
bora
in E , oso
bora in
A
,
finifeono
,
me­
defirnamente hanno il plurale
,
alquale
.
fe l'ima
di due definentie conforme
, oso
correffondente
,
come la ala
, oso
la ale , la arma
, oso la arme ,
la
fionda ,
oso la
fi-onde , la loda ,
oso la lode . Et
appreffo di Dante il lodo.
Ne
perciò è da dire
( per quanto io mi creda) che la varietate del ter
minare m i (ingoiare, babbiaforza di uariar la fi
gnificatione
,
fe non in quefia unica voce hifogno,
la quale mentre dentro h i termini di quefia. defi-
1...,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300 302,303,304,305,306,307,308,309,310,311,...516
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