Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 287

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ES P O T I T I O N E
,
che precede al vedere
,
cioè lo svegliamento, ma
accompagna ambedue alle 113.
Hor
comincio svegliarmi e seggio ch'ella
.
:
Et nella medefima
,
nel Sonettof 'egucnfx accorri
pagna il vedere con la cagione
,
che
g li
vietava
il
vedere
,
dicendo
.
Hor veggio
, sa
ferito
,
*
Che
per haucrfalvte hebbi tormento
E/
al primo terzetto
.
Mal cieco amor y
e
la miafonia mente .
^
Mi
tnua inanZj
, sa
chiama cieco amore, per
che fa ciechi, Cr privi di lucegli innamorati. Al
popol tuttofavola fuigran tempo :
T
ottoda
Ho-
ratio fcrìvcndo ad Pedium nel libro ultimo oda.
xj
. Heu
me per veibvrn (natnpudet tanti mali )
fabulafui : conviviorum
sa
panitet
.
Dove
Ho-
ratio alla vergogna, accompagna il pentimento .
Mail Vcty. prima ch'adduca il pentimento
,
ripi­
glia la vergogna predetta . Et la rafferma"[opra
una fiuterina di Paolo
Apostolo,
chefuona\de juoi
piccati coglierper frutto la vergogna . Favola
fu i
,
pofe quefìa vocefi come Horatiopcr mormo­
rativiie , la quale uorremo in quefio interpretare
lontitno dalla fignificatione che ha alle
98.
La miafavola breve cgià compita
Voue lafiotteremo per Lt brevità di quefla vi
ta , che non altimunti e vana
,
che una fattola
,
xfn è cofa uanifiima per ejftr tutta finta
.
On­
de
,
per la qual
cosa
.
Sovente
, /pesco
volte
, sa
c uoceprovenzale . Imperoche dicono Soven
.
Di
raii rnL.defimo ni
eco
mi . Cinque concinnitàgen-
esesVili
dt eratAnif m
a
me ? wo
Ma-
Virgli.
1...,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286 288,289,290,291,292,293,294,295,296,297,...516
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