Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 465

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R I M E
D I
L E G A
la benda negro
A
la tua triflafo n te
Musa
che!gran
D e
l
f i n
morte accampa
Sorg ifquallula
s a
egra
(gni.
D al conturbato fonte :
Et vefli il mulo tuo d'opre di ragni :
E i fa tti eccelfi
s a
magni
Del Gar%on fèmpre invitto
Stati lefunebri pompe
:
Et
quella
,
che interrompe
V olte glorie col termine
preferitto ,
E
i trofei mofira faampie
scoglie
carchi
D
ou'eri
Marte
fero
;
Quandofoli il tuo Sole
Dando ftvpor al del del nono lume
?
Non t'havea già L'Fhbero
;
Non
C A R L O ,
che
fi
duole
D el vano ardirfui rapido
sagrati
fiume*
Q ual aria a le tue piume
Sconfolato Cupido
Cedea di nebbia piena
?
Certa
il piatito
sa
la pena
Non
u affliggeva in
Paso,
non in Gnido: t
Ma
in luoghi offri
sa
feluaggi
TT
ra prUn
,
Ciprefli
, s a
fulminati Faggi
.
A
nco a
V
ulcan del petto
In loco arido
sa
itermo
,
Lavava il duol leferruginee lane
.
Lo
feudo algiovinetto
Fatto tenea, che fc!termo
SartaJol contra d tutte l’armi Yliffane :
w
V
M-
, . Hi
1...,455,456,457,458,459,460,461,462,463,464 466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,...516
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