Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 458

M. G T V L I O C A M I L L O .
t* s
R Cilegli altri Jiiperbi altero augello
,
\ -
Et tu nuntio del giorno
;
poi che'l cielo
Levato ubadagliocbi tlfofco velo
;
Che tanto piacque alferpe empio et rubello:
T
emprate i duri rojln ;
s a
quefio
s a
quello '
Quafifiagofo folgorante telo ,
Spinto da un puro
s a
honorato Zelo,
Glifranga ildoìfofuo fijuamefo
sa
fretto
C hor me i par riuedtr nel lito
Mero-
Vibrar la lingua
sa
arrotare i denti
;
Per
darci d'ogni error debite/a lm e
.
S
i uedrem poi Tlatue d'argento
, s a
d'oro •
D rizzarvi a l'aura
; s a
con
lev
g iadn accenti
Cantar legione altiere , munte
, sa
alrnc
0
fifa di marawglie
s a
d'honor piene g
oso--
C
he fijlenefiegià carne & figura
P el
maggior cauallier
; che mai
natura
E
e centra
Spagna
sa l
1[Africane arene ;
A nxt
dgran dì de t^prem i
, sa
de le pettt
Vfcite ignude de la tomba o/cura
;
Sol
per opporui a quelle di mifrura ;
»■
Che;1/ piu
nobileJjùrto in uita tiene
.
1 /
gran Re
3
che'l Eraneefio almo paefre
» *
Regge
benigno
; e
7
nome
da lui prende
,
D al
fommo è par a uoi fino a le piante
*
M
a yfe'lualor ,fie l'animo cortefe
i
Dt
duo Principi inuitti ancor contende;
Men è fiorofia il buon Sir uojlro ctAnglate
#
M
1...,448,449,450,451,452,453,454,455,456,457 459,460,461,462,463,464,465,466,467,468,...516
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