Giulio Camillo Delminio: L'Idea del Theatro - page 461

i*8
R I M E D I
I /
verde
Egitto per la «egra arena,
Ma
più per qu ei
,
che ladom ar d'ingegno ,
Finse
g ià d*amicitia dolce fegno
La
nof r a forma etogni fed
e
piena
;
H or
di fedel'amor
, di lunga pense
A la pianta del
più felice legno
Finta non io , ma nera nota uegno
.]Legato di fermifiima catena
.
6 oso la Ninfa
tua non tenga ffen ti
l fochi /noi con quelli di Fetonte
N el piùfuperbo fiate
,
c'babbia il
T
tòro.
6
o/i t latrati miei con gra ti accenti
'
Muouan tuoi ram i
, s a
le durezze conte
H
onorato ygentile
,
alto Qintbro
*
A
ure leggiadre
,
benché mille ardenti
Fiamme d'A m o r
, s a
mille
fu e
fatiche
D
etto babbiarmoi le gran memorie antiche
Hauers
offerto
, sa wnlle
offri tormenti
;
V
incavi la pietà de igran lamenti ,
Chefa Cupido fu le riite Apriche
;
V
nonfon Fauni
,
ne le Ninfe amiche
,
Et eglie
ferina Vali
, ei
fuochi haffenti
;
D
ameta al uojlro fuon fitto un Laureto
D orm e
, ne
fentir puo'l fanciul dal fiume
Gridar
;
ch'un Capro lo fiffm ge a fonde •
A
vrefermate y o Aure in aer queto
Il mouer dolce de le uofhre piume ;
E
fi rimanga il fowto entro lefiondo
.
1...,451,452,453,454,455,456,457,458,459,460 462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,...516
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